Alla 67a edizione del Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián la giuria presieduta dal regista irlandese Neil Jordan ha assegnato ben tre premi a Pacificado diretto dall’americano Paxton Winters: Concha de Oro per il miglior film, Concha de Plata per il miglior attore (Bukassa Kabengele) e Premio della Giuria per la migliore fotografia (Laura Merians).Questa ibridazione Stati Uniti-Brasile dovuta al noto cineasta Darren Aronofsky spettacolarizza i conflitti tra gang nelle favelas di Rio de Janeiro.
Grazie alle tradizionali sezioni Europe-Latin America Co-Production Forum e Cine en construcción il festival basco ha sostenuto le opere di numerosi cineasti latino-americani emergenti; tra essi il cubano Armando Capó (Agosto) e l’uruguayana Lucia Garibaldi (Los tiburones). Nest Film Students ha proposto un concorso per corti realizzati da allievi di scuole internazionali. Vari premi ufficiali e non sono stati attribuiti a La trinchera infinita del terzetto basco Aitor Arregi, Jon Garaño e Jose Mari Goenaga, un’epopea storica che affronta le conseguenze della Guerra Civile e della dittatura franchista. Stesso tema sviluppato dall’acclamato film iberico Mientres dura la guerra di Alejandro Amenábar. I Premi Donostia alla carriera sono stati assegnati a Penélope Cruz, Donald Sutherland e Costa-Gavras.
Una vasta retrospettiva è stata dedicata al maestro del cinema messicano Roberto Gavaldón. Tra i cineasti che hanno incontrato il pubblico e la stampa, Giuseppe Capotondi, Ken Loach, Eva Green, Ricardo Darín, Juliette Binoche.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis