Salvo di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza si aggiudica il premio come miglior film al Santa Marinella Film Festival, “per aver riletto temi come la delinquenza organizzata e la figura del killer di professione, spesso presenti nel cinema noir, con un occhio assolutamente nuovo, fuori da ogni schema di genere ed aver disegnato personaggi, a cominciare dal protagonista, non inchiodati ai consueti frusti modelli, coniugando il realismo della situazione con un tocco poetico”.
Miglior regia a Enrico Maria Artale per Il terzo tempo,“per la forza narrativa e la drammatica complessità dei due personaggi principali in un eccellente “romanzo di formazione” collocato nel quadro di uno sport come il rugby di cui viene scavata la filosofia di base che premia lo spirito di squadra contro ogni esasperato individualismo”.
Lunetta Savino miglior attrice protagonista per La fuga di Max Croci “per l’intensità espressiva servita da una recitazione splendidamente controllata, mai tentata dai facili mezzi per emozionare e commuovere il pubblico, con cui dà vita alla madre di un detenuto smarrito e depresso che lei cerca di salvare dalla tentazione del suicidio “.
Claudio Santamaria miglior attore protagonista per Il veditore di medicine di Antonio Morabito, “per aver reso con intelligente varietà di toni e di gesti e un’intonazione drammatica mai sopra le righe lo sfaccettato personaggio del titolo immerso in un giro di speculazione e di corruzione di cui finisce per essere prigioniero”.
Agli “alunni” de La mia classe di Daniele Gaglianone il premio per i migliori attori non protagonisti “per la vitalità e la sincerità grazie alle quali, pur essendo composto da attori non professionisti, riesce a comunicare con immediatezza e simpatia agli spettatori luci e ombre, dramma e speranza della difficile condizione umana dell’immigrato extracomunitario”.
Questo il verdetto unanime della Giuria presieduta da Ernesto G. Laura e composta da Anna Maria Camerini, Arnaldo Colasanti, Manuel De Sica, Maria Pia Fusco, Franco Mariotti ed Ernesto Nicosia.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci