“Io successore di Gianni Amelio? Curioso, bizzarro. Sono davvero stupito che a Torino mi si dia per acquisito alla direzione del Film Festival. E sono anche molto dispiaciuto per il ronzio che si crea attorno ad un collega regista che stimo e che è ancora in carica”, così il regista Gabriele Salvatores sulle pagine della ‘Stampa’ di Torino dopo che la cronaca locale di ‘Repubblica’ ieri lo dava come prossimo direttore del Torino Film Festival 2013, ora guidato da Amelio in scadenza del suo mandato. “Ho avuto qualche contatto con i vertici di Film Commission, ma non ho mai detto sì, né si è, tanto meno, parlato di contratti”, aggiunge Salvatores sempre sulla ‘Stampa’.
Per l’assessore alla Cultura Maurizio Braccialarghe “se ci sono stati dei contatti avevano un carattere esplorativo, io ho in mente un identikit, il futuro direttore dovrà saper pensare a un cinema giovane e dialogare con i privati. Trovo del tutto irrispettoso nei confronti del nostro stimatissimo Amelio, anticipare come certo un nome che certo non è”. E l’assessore aggiunge: “Amelio è impegnato anche per questa edizione, e se volesse per quanto ci riguarda potrebbe pure restare ancora per un anno… le bocce sono fermissime. Al punto che ho detto alla Regione di rimandare ogni incontro con un possibile e dico possibile successore alla fine della prossima edizione del TFF, dopo aver sentito che intenzioni ha Amelio”.
Su ‘Repubblica Torino’ il direttore del Museo del Cinema Ugo Nespolo dichiara di non essere “al corrente di alcuna trattativa ufficiale per portare a Torino Salvatores. Se ne è stata condotta una sottobanco, ritengo si tratti di un’operazione molto scorretta nei confronti di Amelio, in carica fino alla fine dell’anno”. Nespolo ammette tuttavia che la futura direzione del TFF sia stata tema di discussione: “Non nego che uno dei candidati sia proprio Salvatores. Ma che io sappia si è trattato solo di un abboccamento preliminare. Non mi risulta un accordo reale e definito”.
Nella prospettiva di far crescere il TFF in Italia e all’estero, per l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Michele Coppola, interpellato dall’ANSA, “una figura di indiscusso valore e prestigio al vertice del TFF è perfettamente in linea con i nostri programmi, che non escludono il ricambio dei vertici delle istituzioni culturali regionali come fattore di rinnovamento, rilancio e sviluppo. La stima e la considerazione, mia personale e delle istituzioni regionali, per Gianni Amelio e per il lavoro che ha svolto e sta svolgendo – conclude Coppola – è fuori discussione e io stesso sarò a Venezia, il prossimo 2 settembre, per testimoniarlo in occasione del conferimento del Premio Bianchi alla carriera da parte del SNGCI”.
E Gianni Amelio come commenta la vicenda? “Quest’anno scade il mio quarto anno di mandato. Sarebbe stato corretto attendere che il prossimo TFF concludesse, poi convocare una riunione con le parti in causa e sedersi tutti intorno a un tavolo”. Il regista si sarebbe aspettato una verifica di una sua eventuale disponibilità a rinnovare il mandato oppure “avrebbero potuto dirmi ‘guardi, non siamo contenti del suo lavoro, quindi le chiediamo di astenersi dal prossimo incarico’. Nessun problema, io, di professione, non faccio il direttore di festival, ma il regista, sono stra-occupato e ad aprile inizio a girare il mio nuovo film”.
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