”Ah no, questa volta lo spogliarello lo fa Sorrentino!”. Così, ”felicissima per una vittoria che è di tutti”, Sabrina Ferilli, interprete del film, commenta a caldo con l’Ansa la notizia della nomination de La grande bellezza. ”Sono felice e mi auguro che in tanti lo siano, perché è un momento che ci accomuna tutti. Queste sono vittorie che a pioggia cadono su tutti”.
”È stata capita la raffinatezza del film di Paolo Sorrentino”, ha detto il premio Oscar Ennio Morricone a Sky TG24. ”Il film merita moltissimo – ha spiegato – soprattutto per le novità che rappresenta cinematograficamente. Sono contento perché era difficile che se ne accorgessero in un contesto in cui si è abituati a buoni film, ma di cui è ovvia la premiazione. La vera novità del film di Sorrentino è che non c’è un vero racconto cronologico. C’è una situazione ideale, un racconto di una situazione, non di una storia. Questa è una novità difficile da cogliere subito soprattutto in America dove avranno probabilmente visto il film con i sottotitoli e non ascoltando il dialogo”. ”Mi fa piacere – ha concluso il compositore – dopo Tornatore, Benigni, Salvatores, mancavamo da un po’ di anni tra i nominati a Los Angeles”.
”Un premio per tutta l’Italia e contro coloro che sono poco sensibili verso la cultura e, soprattutto, un’occasione unica per me. Una cosa che non mi capiterà mai più nella vita. Io faccio commedie e non vado agli Oscar, ci sono stati grandi attori Usa che non sono mai riusciti ad arrivare a questo risultato”. Così un’entusiasta e commosso Carlo Verdone commenta a caldo. ”Non è un film su Roma, come spesso viene detto, ma sullo sbandamento e la solitudine, la follia che coinvolge giovani e anche anziani che vagano senza meta. La scenografia è Roma – continua Verdone -, ma dietro la scenografia c’è lo scandire delle varie epoche che avevano degli ideali. E tutto questo visto attraverso dei monumenti straordinari, delle opere d’arte fantastiche. Su queste scene si muovono, come in un cimitero monumentale, delle salme. Quindi La grande bellezza è un film soprattutto malinconico però con un lato molto spirituale nel finale. Chi continua a dire che è un film su Roma insomma continua a sbagliare”. ”Sono contento – aggiunge Carlo Verdone – anche per i miei compagni di lavoro. Soprattutto per Servillo che ha fatto una interpretazione immensa. Va detto che abbiamo tutti noi preso con serietà questo lavoro e non ci fregava nulla che la mattina ci si doveva alzare alle cinque”. Il fatto di essere arrivati alla cinquina, conclude il regista-attore romano: ”è già un risultato straordinario. Poi se arriva anche la corona faremo una superfesta. E’ una rivincita culturale per l’Italia e uno schiaffo per chi e poco sensibile alla cultura nel nostro Paese”.
“Complimenti a Sorrentino per la nomination agli #Oscar. Ora facciamo tutti il tifo per #LaGrandeBellezza http://oscar.go.com/nominees”. E’ quanto scrive su twitter il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Massimo Bray.
L’Anica “offre tutto il suo appoggio alla straordinaria avventura de La grande bellezza, che dopo il successo ai Golden Globe, aggiunge un nuovo importante tassello per il riconoscimento del nostro cinema all’estero”. L’Associazione delle industrie cinematografiche è felice che “la corsa del film verso gli Oscar sia iniziata con la selezione della commissione riunita all’Anica e si augura che il suo cammino prosegua fino al traguardo finale”.
”Lo splendido risultato del film di Paolo Sorrentino prodotto da Mediaset-Medusa, è il riconoscimento internazionale di un talento e di un impegno tutti italiani”. Lo dichiara il vicepresidente Mediaset, Pier Silvio Berlusconi. ”Talento, nel raccontare una storia decisamente locale, Roma e la romanità, che è riuscita a rappresentare valori universali”.
E con un tweet, arrivano anche i complimenti dell’Ambasciata americana a Roma.
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