Per questa apertura di stagione della “grande fiction di RaiUno” il direttore Agostino Saccà si è affidato alla magia. “Tre fiction su tre donne fatte da tre donne – ha sottolineato Saccà – Il numero tre è un numero magico della divinità a cui noi della Rai crediamo. E’ per questo che per dare il via alla nuova stagione di fiction abbiamo scelto Angela, Matilde, Lucia. Una donna tre vite in cui Sabrina Ferilli si mette in mostra come attrice una e trina”.
Presentazioni fantasmagoriche nel mondo dello spettacolo sono la prassi, ma per annunciare alla stampa questi tre film per la tv realizzati dalla società di produzione “Immagine e Cinema” di Edwige Fenech e scritti da Laura Toscano e Franco Marotta, Saccà si è veramente superato. Anche la Ferilli si è sentita in difficoltà e, pur se visibilmente gongolante per i tanti complimenti ricevuti, ha subito abbassato le luci dei riflettori per trasportare l’attenzione sui tre film che lei definisce un progetto collettivo e di riconoscenza nei confronti della figura femminile.
“Questo è un mestiere di appartenenza che – ha affermato la Ferilli, che in piena mattinata aveva messo un semplice top nero con giacca di lamè oro acceso – ci toglie il sonno, la fame, la voglia di vestirsi. Angela, Matilde e Lucia è un atto di riconoscenza nei confronti della donna rappresentata in tre figure femminili diverse che attraversano anni difficilissimi della nostra grande storia”.
Una donna tre vite è composto da Angela diretto da Andrea e Antonio Frazzi e musicato da Luis Bacalov, ambientato negli anni della seconda guerra mondiale (andrà in onda il prossimo martedì 20 settembre), Matilde in cui accanto alla Ferilli c’è un Giorgio Panariello al suo debutto nella recitazione drammatica, diretto da Luca Manfredi e musicato da Nicola Piovani (andrà in onda martedì 27 settembre) e infine Lucia ambientato negli anni ’50. Dietro la macchina da presa Pasquale Pozzessere e per la colonna sonora Ennio Morricone. Si vedrà su Rai Uno il prossimo 4 ottobre.
Difficile risparmiare alla Ferilli il confronto con Anna Magnani che prima di lei aveva affrontato tre ruoli di donne nei film di Alfredo Giannetti La Sciantosa, 1943: un incontro e L’automobile.
Sono cresciuta guardando un certo genere di film, ammirando un certo genere di attrici, è naturale che dentro di me ci siano dei ricordi, dei riferimenti a cui mi aggrappo naturalmente, quasi inconsciamente, ma non credo nei paragoni.
Aveva già interpretato, in Commesse ad esempio, una donna creata dalla fantasia di Laura Toscano. Che rapporti ha instaurato con questi tre nuovi personaggi?
Ho un rapporto con Laura tale che credo che lei conosca alcune sfaccettature del mio carattere e del mio vissuto che nemmeno mia madre conosce. Questi tre personaggi che interpreto sono io. Matilde per esempio ha un modo brioso, naif, ingenuo di affrontare la vita che è dentro di me e che ho dovuto cancellare nella mia vita pubblica, ma che ho riconquistato grazie a lei.
Ogni volta di più si parla di fiction paragonandola al grande cinema. Questi tre film si rifanno alla grande tradizione del cinema italiano, sia al neorealismo che alla commedia. Ormai per questo genere di film c’è posto solo in Tv?
Questo è un discorso che affronto ormai da troppo tempo. Questo nostro piccolo paese soffre di un classismo deleterio. Abbiamo un cinema che si muove esclusivamente su due binari: quello del divertimento abbinato al botteghino, al sicuro successo e quello dell’impegno abbinato al fiasco. Questo dualismo ha creato dei gruppi in cui è impossibile entrare a far parte per portare delle idee, un proprio contributo innovativo. In Tv e in particolare in Rai che deve assolvere al proprio dovere di servizio pubblico, per fortuna tutto questo non c’è. Si possono proporre prodotti di successo e allo stesso tempo di qualità a costo di dimezzare il mio cachet pur di realizzarli.
Quindi niente cinema nel suo futuro, ma solo fiction?
Anche teatro. Porterò in giro per l’Italia La presidentessa, un testo brillante per la regia di Gigi Proietti e poi in primavera di nuovo televisione con Dalidà . Su Canale 5 però.
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