Rutelli con l’Italia dei cento film


F. RutelliC’era anche il ministro Francesco Rutelli in Sala Perla per il lancio ufficiale della campagna 100 + 1 (Cento film e un paese. L’Italia). Subito prima della proiezione di Roma città aperta, il delegato delle Giornate degli Autori, Fabio Ferzetti, ha dato voce all’idea che ha già raccolto tante firme autorevoli e anche inattese, da Jannis Kounellis a Gianna Nannini, da Vincenzo Cerami a Dario Fo. “Per trent’anni, dalla fine della guerra ai ’70, il cinema italiano ha saputo esprimere quello che accadeva e prevedere quello che stava per accadere, esercitando una funzione egemone nella nostra cultura. Quei film oggi potrebbero contribuire a costruire la coscienza dei giovani, potrebbero aiutare i figli di chi viene da un paese straniero a diventare cittadini”. Cento film tanto per cominciare. Rossellini e De Sica, ma anche Totò e Sofia Loren e magari Don Camillo e Peppone, trasformati in “bene culturale”, patrimonio di tutti e soprattutto delle scuole, che potrebbero proporli in dvd senza spendere una fortuna in diritti d’autore. All’iniziativa, che è al centro della terza edizione dei Venice Days, hanno aderito subito tutti: la Biennale e la Cineteca Nazionale, l’Arci e la Cineteca di Bologna, l’Agiscuola e RaiSat, i critici e i giornalisti di cinema raccolti nel SNCCI e SNGCI.
Ma è forte anche l’interesse del ministro Rutelli. Che nella sua “piena immersione nel cinema”, non ha potuto ignorare la querelle sempre più aspra tra Roma e Venezia. “Tutto ciò che c’era da dire è stato detto. Adesso lasciamo che Venezia colga i successi che merita. È una Mostra che si annuncia scintillante e straordinariamente interessante. Del resto il cinema italiano deve fare sistema: quella di Roma è una sana iniziativa, la Mostra resta punto di riferimento imprescindibile, ma poi ci sono Torino e altre importanti manifestazioni. Il governo, nonostante i notevoli tagli finanziari che ha ereditato, ha accresciuto i finanziamenti per la Biennale Cinema”. La soluzione sembra dunque quel cambio di date per Roma, già ventilato ieri dal ministro.
In un incontro con i giornalisti convocato a metà pomeriggio nello spazio CinecittàaVenezia06 dell’Excelsior, Rutelli ha inoltre anticipato che domani incontrerà il sindaco Cacciari, gli enti locali veneti e le forze produttive della Regione per un confronto risolutivo sull’annosa questione del nuovo Palazzo del cinema. “Vogliamo sciogliere un nodo chiave per la cultura del paese e risolvere le insufficienze del Lido. Anche il premier Romano Prodi avverte l’opportunità che il Palazzo si faccia”. A Venezia Francesco Rutelli incontrerà anche i nuovi vertici di Cinecittà Holding e delle società del gruppo, Giancarlo Leone per discutere del nuovo contratto di servizio Rai, il boss dell’industria americana, mentre domani pomeriggio prenderà parte al convegno indetto dal Sole 24 ore su “Riforme, nuovi strumenti e risorse di sostegno per il cinema italiano” che prevede anche gli interventi di Leone, Riccardo Tozzi e Roberto Cicutto oltre che di Andrea Colasio della Commissione Cultura della Camera. Poco prima dell’inaugurazione, il ministro ha incontrato anche gli operai di Porto Marghera che protestano per il mancato riavvio dell’impianto della DOW.

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30 Agosto 2006

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