ROMA – Paola Cortellesi ma anche Edoardo Gabbriellini e Roberta Torre. Sono tre i film italiani nel concorso della Festa del Cinema di Roma che si svolgerà quest’anno dal 18 al 29 ottobre. Presentata questa mattina all’Auditorium Parco della Musica la selezione ufficiale. Un’edizione che il presidente Gianluca Farinelli dedica a Giuliano Montaldo, scomparso il 6 settembre scorso. La Festa raggiunge quest’anno la maggiore età, festeggiando i primi 18 con un programma che, spiega Farinelli, “rende evidente la forza del cinema con una selezione per tutti, da chi sa già tutto a chi è animato dalla passione: scorrete le sinossi, impossibile che non vi venga voglia di entrare in sala”. A illustrarlo è la Direttrice Artistica Paola Malanga, che traccia alcune traiettorie coincidenti tra i diciotto titoli in competizione nella sezione principale. Ecco i film:
C’è ancora domani di Paola Cortellesi
Un Amor di Isabel Coixet
Achilles di Farhad Delaram
After the Fire di Mehdi Fikri
Black Box di Asli Ozge
Comme un fils di Nicolas Boukhrief
One day all this will be yours di Andreas Ohman
The Erection of Toribio Bardelli di Adràn Saba
Fremont di Babak Jalali
Holiday di Edoardo Gabriellini
Hypnosen di Ernst De Geer
Mi fanno male i capelli di Roberta Torre
The Monk and the Gun di Pawo Choyning Dorji
Pedàgio di Carolina Markowicz
La morte è un problema dei vivi di Teemu Nikki
Silence di Joachim Lafosse
Sweet Sue di Leo Leigh
Blaga’s Lessons di Stephan Komandarev
Apre la sezione principale C’è ancora domani di Paola Cortellesi: “un titolo che adottiamo per la nostra Festa”. “L’unico criterio è la qualità – continua Malanga – non ci sono quote di genere o di nazione, ci sono i film migliori che abbiamo visto”. Anche la Festa del Cinema di Roma è colpita dallo sciopero di Hollywood, “ma non mancano le occasioni per i selfie” scherza Farinelli elencando i numerosi attori e attrici comunque presenti: da Vincent Lindon a Monica Bellucci, da Isabella Rossellini (Premio alla Carriera assieme al compositore Umebayashi) a Sting, JR e Zucchero. Ampio spazio è dedicato infatti anche alle arti e alla musica, tra i molti fili che attraverseranno trasversalmente le diverse sezioni. In programma anche il live show esclusivo dei Mokadelic, presenti alla Festa per Who to love di Giorgio Testi con Greta Scarano e il leader della band Dave Stewart. “Parleremo anche di teatro – prosegue Malanga – festeggeremo i 50 anni del Teatro Franco Parenti, Emma Dante presenterà il suo nuovo film e celebreremo il centenario di Albertazzi con un omaggio”.
Non manca l’attenzione all’oggi “tra presente e distopia”. Titoli come Te l’avevo detto di Ginevra Elkann, con Valeria Bruni Tedeschi, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher e Valeria Golino, che racconta di un Natale romano segnato da un’anomala ondata di calore: “film che anni fa sarebbero sembrati fantascienza e ora sono a un passo dal presente”, racconta Malanga. Non può mancare dunque anche il cinema e il documentario politico e sociale, tra cui l’esordio alla regia di Kasia Smutniak Mur.
Nella sezione non competitiva composta da titoli di formato e stile liberi, Freestyle, ampie forme di cinema e temi. La sceneggiatrice e regista finnico-siciliana Anne-Riita Ciccone presenta una tragedia greca con gli stili e ritmi del cinema di fantascienza, Gli Immortali, con David Coco, Gelsomina Pascucci, Pirjo Lonka e Roberta Sardella. Nella sezione anche l’esordio di Niclas Larsson, Mother, Couch: una commedia dell’assurdo con un cast d’eccezione che vede l’esordiente svedese affiancare Ellen Burstyn, Ewan McGregor, Rhys Ifan, Lara Flynn Boyle, Taylor Russel.
Sguardo al futuro, nel segno di quel “C’è ancora domani”, ma anche al passato: “io rovisto molto nel passato” ha dichiarato Farinelli illustrando alcuni dei restauri attesi alla Festa del cinema di Roma. Tra i titoli anche l’omaggio a Maria Callas con tre film, Callas, Paris, 1958 e Maria Callas Lettere e Memorie – Monica Racconta Maria di Tom Volf e Medea di Pier Paolo Pasolini.
In anteprima anche i primi due episodi della quarta stagione di Mare Fuori, ma anche la serie mai distribuita e diretta da Giuseppe Tornatore a soli 29 anni, Il camorrista. “La prima serie sulla Camorra – racconta Farinelli – cinque episodi che mostrano il genio di Tornatore, a 29 anni già avanti sul cinema internazionale”.
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