CANNES – Il 28 febbraio scorso era stato rivelato che Ruben Östlund, regista svedese vincitore della Palma d’Oro nel 2022 per Triangle of Sadness e nel 2017 per The Square, sarebbe stato Presidente di Giuria. Tre mesi più tardi, nella serata del 27 maggio, dopo la cerimonia di assegnazione dei premi sul palco del Grand Théâtre Lumière che ha sancito la Palma d’Oro ad Anatomy of a Fall di Justine Triet, si è tenuto l’incontro con la Giuria del Concorso, il secondo dopo quello avvenuto all’apertura del festival.
Il regista svedese è stato il protagonista assoluto dell’incontro, che è stato più breve e sbrigativo del solito. “Abbiamo avuto delle discussioni intense e divertenti. Eravamo esausti alla fine”. Ha dichiarato Östlund prima di rispondere a una domanda relativa a un suo post su Instagram che ritrae un murales lungo le strade di Cannes con la scritta: “Cannes is the real Triangle of Sadness”. “II murales era molto divertente. film dovrebbe fare esattamente questo: creare dibattito. Non devono stare relegati nei cinema, ma uscire nelle strade”.
“I film di questa edizione hanno coinvolto il pubblico, è stata un’esperienza collettiva. – ha continuato il presidente di Giuria – Con il film che ha vinto la Palma d’Oro (Anatomy of a Fall) c’è stata decisamente un’intensa proiezione. Vivere questa esperienza con il pubblico del Grand Théâtre Lumière è quello che dovrebbe essere il cinema. Guarderò con curiosità a questo film, spero che abbia una grandiosa vita dopo Cannes. Credo che la line up fosse molto forte. La competizione era molto difficile. Per noi non è stato facile scegliere, non so come è stato negli anni passati, per me è la prima volta. Abbiamo dovuto combattere per i film in cui credevamo.”
Hanno fatto parte della Giuria la regista marocchina Maryam Touzani, l’attore francese Denis Ménochet, la sceneggiatrice e regista anglo-zambiana Rungano Nyoni, l’attrice premio Oscar Brie Larson, l’attore americano Paul Dano, l’autore afghano Atiq Rahimi, il regista e sceneggiatore argentino Damián Szifrón e la regista francese Julia Ducournau (Palma d’Oro 2021).
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