Sono stati annunciati i film selezionati per il 51esimo l’International Film Festival di Rotterdam, in programma dal 26 gennaio al 6 febbraio 2022. La kermesse si svolgerà per il secondo anno consecutivo in una versione ridotta e interamente online, a causa delle forti restrizioni legati all’emergenza pandemica.
La categoria Big Screen, che mira a colmare il divario tra cinema popolare, classico e d’essai, vede 10 film internazionali in concorso. Sono 14 i film selezionati per Tiger, la sezione dedicata ai talenti emergenti, e 16 quelli del concorso per cortometraggi Ammodo Tiger Short. L’evento di apertura vedrà la proiezione del film Please Baby Please di Amanda Kramer, con Andrea Riseborough, Demi Moore e Harry Melling. Il premio onorario Robby Müller sarà consegnato al direttore della fotografia Sayombhu Mukdeeprom. L’intero programma del festival è disponibile sul sito della manifestazione.
“L’annuncio del programma completo è sempre un momento emozionante e quest’anno non fa eccezione. – dichiara la direttrice Vanja Kaludjercic – Dopo la difficile decisione di spostare il festival online, abbiamo curato una meravigliosa selezione per il nostro pubblico qui nei Paesi Bassi, assicurando allo stesso tempo che le nostre opere in concorso e i registi che si sono affidati a noi per le loro anteprime dispongano di una piattaforma dedicata alla stampa e agli addetti ai lavori. Nel corso dell’anno, quando i cinema potranno riaprire, presenteremo al nostro pubblico i titoli in concorso sul grande schermo”.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis