Reso noto il ricco programma di restauri e documentari di Cannes Classic. Fra le proposte Murder in Harlem di Oscar Micheaux (1935, USA), nel restauro del 2021 a cura di George Eastman Museum e Cineteca di Bologna, in associazione con la Film Foundation Quoiat Films e Sky a partire da una copia nitrato 35mm proveniente dalla SMU/Tyler Film Collection, SMU Libraries, conservata presso il George Eastman Museum. La proiezione sarà preceduta dal documentario Oscar Micheaux – The Superhero of Black Filmmaking di Francesco Zippel (Italia).
Stati Uniti, 1920. Mentre nel Paese non si spegne l’eco di Nascita di una nazione, il capolavoro “razzista” di D. W. Griffith, nell’Illinois un uomo distribuisce nelle sale un film dal titolo altrettanto simbolico: Within Our Gates. Il suo nome è Oscar Micheaux e il suo intento è quello di rispondere con tutta la forza a sua disposizione all’opera di Griffith. C’è però un dettaglio da non sottovalutare. Oscar è un regista afro-americano, il primo deciso ad offrire alla propria gente una visione differente della società americana e della condizione in cui meriterebbero di vivere milioni di donne e uomini vittime della più cupa e feroce discriminazione razziale. Come già aveva saputo raccontare nei suoi romanzi autobiografici, Micheaux utilizza il cinema e le sale degli Stati Uniti per diffondere il proprio messaggio e strutturare, per primo, quella che sarebbe diventata l’industria cinematografica afro-americana.
Oscar Micheaux – The Superhero of Black Filmmaking di Francesco Zippel ricostruisce l’epopea straordinaria di Oscar Micheaux, un uomo di cui si conservano appena 4 fotografie e una decina degli oltre 40 film girati, ma di cui è arrivato il momento di riscoprire l’unicità. Per farlo, il film si avventura nei luoghi della sua vita, dall’Illinois rurale all’effervescente Chicago d’inizio ‘900, dalle pianure del South Dakota alla Harlem del jazz. A dar voce alle incredibili sfide di Micheaux, studiosi ed eredi del suo cinema come John Singleton e Kevin Willmott o icone della cultura e della musica popolare afro-americana come Chuck D, leggendario cantante dei Public Enemy.
“La selezione da parte di Cannes Classics, la più prestigiosa sezione di documentari sul cinema al mondo, è motivo di soddisfazione incredibile – afferma Francesco Zippel – Storie come quella di Micheaux possono essere di ispirazione per tutti e il fatto che Oscar riceva, nel settantennale della sua scomparsa, un omaggio proprio a Cannes è motivo di grande orgoglio per tutti noi che abbiamo lavorato con entusiasmo a questo film. Sono, siamo tutti convinti che il coraggio e la genialità mostrati da Micheaux in ogni piega della sua esistenza possano costituire un modello per ognuno di noi. La sua storia è ai più sconosciuta, il mio auspicio è che con questo film possa essere conosciuta e apprezzata da più persone possibile. Il restauro del suo noir degli anni ’30 Murder in Harlem, realizzato da George Eastman Museum e Cineteca di Bologna in collaborazione con The Film Foundation, Quoiat Films e Sky, costituisce un ulteriore tassello dell’omaggio a quello che per me è il primo e ‘vero’ supereroe del cinema americano”.
Sempre la Cineteca di Bologna, oltre a presentare Lumumba: la mort du prophète di Raoul Peck (1990), prosegue il restauro dell’opera di Roberto Rossellini. In programma per la serie ‘Rossellini e i Cahiers du Cinéma’, omaggio alla storica rivista di cinema, un film molto amato dai critici francesi come Francesco, giullare di Dio (1950), che viene proposto nella versione restaurata da Cineteca di Bologna e The Film Foundation in associazione con RTI-Mediaset e Infinity+. Altro restauro di Cannes Classic 2021 è Il cammino della speranza di Pietro Germi (1950) presentato dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale ab partire dal negativo 35mm originale messo a disposizione da Cristaldi Film, integrato da un lavander conservato negli archivi della Cineteca Nazionale. Per la colonna sonora è stato utilizzato un positivo sonoro ottico della Cineteca Nazionale. Tratto dal romanzo “Cuori negli abissi” di Nino De Maria, il film – interpretato tra gli altri da Raf Vallone, Elena Varzi e Saro Urzì, e sceneggiato da Federico Fellini e Tullio Pinelli da un soggetto condiviso con lo stesso Germi – racconta l’odissea di alcuni minatori siciliani che, dopo la chiusura della loro zolfatara, intraprendono un drammatico viaggio attraverso l’Italia per cercare di emigrare clandestinamente in Francia, affidandosi a un truffatore senza scrupoli che – per citare la sinossi d’epoca – “descrive con parole seducenti tutto quello che si può trovare in terra straniera: lavoro, guadagno facile, vita piacevole”.
Il cammino della speranza realizza anche il suo primo successo internazionale, destinato a vincere, dopo la partecipazione sulla Croisette, l’Orso d’argento alla Berlinale del 1951: il primo dei grandi riconoscimenti che Germi conquisterà nel corso della sua carriera, dall’Oscar per la sceneggiatura di Divorzio all’italiana alla Palma d’oro per Signore e signori.
Altri punti di interesse di questa sezione sono i film su Yves Montand, su Bunuel, l’omaggio ai 20 anni di Mulholland Drive di David Lynch, Orfeo Negro di Marcel Camus, Palma d’oro nel ’59, F for fake di Orson Welles. Irène Jacob presenterà il restauro della Doppia vita di Veronica di Krzysztof Kieślowski nel 30° anniversario, Tilda Swinton che ne fu la protagonista nel 1987 presenterà quello di Friendship’s Death di Peter Wollen, che segnò il suo debutto.
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