“Non sono io che devo rispondere, ma casomai i cinque enti promotori del Festival (Fondazione Musica per Roma, Provincia, Comune, Regione e Camera di Commercio), come ha fatto Alemanno hanno già preso posizione”. Replica così Gian Luigi Rondi, presidente del Festival Internazionale del Film di Roma, a quanto dichiarato dal neo ministro dei Beni Culturali Giancarlo Galan in un’intervista, ovvero che vorrebbe solo un Festival del cinema, cosa che potrebbe mettere a rischio la manifestazione romana. “Per rispetto a loro che mi hanno eletto – replica Rondi – sta a loro parlare. Casomai mi riservo di dire la mia più in avanti”.
Preoccupata anche Piera Detassis, direttore artistico del Festival: “Penso sia difficile lavorare con un ministro che non ti sta a fianco. Forse avremmo in futuro – continua la Detassis – l’opportunità di incontrarci e parlarne. In questa occasione forse sarà anche il caso di ricordargli che il Festival di Roma in questi sei anni di vita è stato finanziato dal collegio dei soci fondatori e dagli sponsor e che il ministero contribuisce comunque in parte minima al bilancio. In Italia, comunque, esiste la libertà di competere, specie se si è costruita una cosa di cui andare fieri e difendere”.
Il due aggiungono poi, unitamente al direttore generale Francesca Via “un ringraziamento pubblico alle numerosissime attestazioni di stima e di sostegno che da stanno arrivando nei confronti del Festival, in particolare per quelle dei nostri soci fondatori: Comune di Roma, Regione Lazio, Provincia di Roma, Camera di Commercio e Fondazione Musica per Roma. Ci fanno capire, ancora una volta e ancora di più – dicono i vertici – quanto questa nostra manifestazione sia entrata nel cuore di tutti quelli che amano il cinema. Saranno per noi un ulteriore stimolo per realizzare un’edizione 2011 di grande livello e che vorremmo poter inaugurare avendo al nostro fianco il Ministro Giancarlo Galan“.
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