Dopo una prima stagione che è servita a costruire le fondamenta del mondo narrativo, torna una delle serie italiane più innovative degli ultimi anni, Romulus, con una seconda stagione che ha l’ambizione di alzare l’asticella della spettacolarità attraverso una promessa narrativa irresistibile: svelare l’identità di Romolo, il primo re di Roma. “Il falso re troverà la morte, il vero re invece vivrà”: è questa, infatti, la profezia che aleggia sulla testa dei due protagonisti, i fratelli non di sangue ma di destino Yemos e Wiros, che dopo avere fondato la loro città, Roma, si trovano costretti a difenderla dall’attacco del re dei Sabini.
Motore del progetto è ancora una volta Matteo Rovere, ideatore, sceneggiatore e regista di alcuni degli episodi. “Volevamo partire da un mondo che avevamo fondato – dichiara – e usarlo come blocco di partenza che fosse qualcosa di più: un’avventura che avesse delle tensioni umane ed emotive molto forti, pur conservando quella natura arcaica complessa nei sistemi di relazione. Stiamo trattando una materia che fortunatamente si presta a quello che era il mio sogno da bambino, quindi l’azione, le dinamiche emotive, l’epica, tutta una serie di archetipi che una serie come Romulus offre, e di cui sono orgoglioso”.
Romulus II – La guerra per Roma è una produzione intrinsecamente ambiziosa che prosegue la coraggiosa modalità recitativa del protolatino, iniziata dal film Il primo re, diretto dallo stesso Rovere. “La serie, a differenza del film, è doppiata ed è un doppiaggio che ho curato con molta attenzione. – spiega il regista – Il 99% degli spettatori, che lo vedrà in italiano, avrà una visione forte. Ovviamente la lingua originale è un contenuto premium che valorizza il lavoro degli attori. Mi ha permesso di creare un contenuto totalmente immersivo che restituisce l’esperienza che si vive in sala, un’esperienza che ci allontana dal divano comodo di casa e ci porta in quelle paludi fredde fatte di immagini e di suoni. È anche un biglietto da visita per il mercato estero”.
Ritroviamo, anche in questa seconda stagione, i giovani interpreti protagonisti della prima: Andrea Arcangeli e Francesco Di Napoli, nei panni dei due co-re di Roma, e Marianna Fontana, in quelli della vestale/guerriera Ilia. A loro si aggiunge un personaggio cruciale, l’antagonista Tito Tazio, un re-dio cresciuto credendosi onnipotente. A interpretarlo c’è Emanuele Di Stefano, recentemente tra i protagonisti del controverso La scuola cattolica. “Per entrare nel ruolo – racconta l’attore – quello che ho dovuto fare è stato lasciare tutto aperto. Per un personaggio eccentrico, che ha così tanti sbalzi d’umore, stranezze, anche desideri perversi, la chiave era quella di lasciar fluire e dare la possibilità a tutto quello che pensavo di potere uscire ed esternarsi”.
Per scoprire chi vincerà “la guerra di Roma” non resta che guardare fino alla fine questa seconda stagione. La prima battaglia è in programma il 21 ottobre, quando i primi due episodi, presentati oggi alla Festa di Roma, saranno disponibili su Sky e Now.
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