Si chiama “Walk in Cinema” la nuova applicazione per smartphone che unisce l’esperienza cinematografica alla realtà aumentata e permette di visitare i luoghi del cinema in maniera coinvolgente e immersiva, a partire dalle location in cui sono state girate alcune scene di film.
Su una mappa bidimensionale della città, l’utente può scegliere interattivamente una o più location. Un percorso lo guiderà al raggiungimento del luogo selezionato dove, grazie all’applicazione, sarà possibile visualizzare in realtà aumentata sulla scena realmente inquadrata una serie di elementi multimediali relativi al film. Contributi audiovisivi oppure schede di approfondimento su pellicola e interpreti appariranno sul proprio display. Ma sarà anche possibile sovrapporre in trasparenza sulla scena realmente ripresa un fotogramma originale del film. La tecnica utilizzata permette allo spettatore di immergersi nella scena e farsi fotografare con i protagonisti del proprio film preferito negli stessi luoghi di ripresa della pellicola. L’app consente, inoltre, di condividere l’immagine ottenuta sul proprio profilo Facebook, aggiungendo un significativo effetto virale all’esperienza.
Già 60 i film implementati nella prima versione, dedicata alla città di Roma e disponibile gratuitamente a partire dal 5 ottobre su iTunes e Google Play. L’applicazione è ideata da Daniela Kaliqi e realizzata dalla start up New Media Farm S.r.l.
Ruocco è scrittore, giornalista, attore, documentarista, organizzatore di eventi. Dal 2012 fa parte dello staff organizzativo del Fantafestival e dal 2020 è parte del comitato editoriale di Heroes International Film Festival
Raccontare il cinema italiano attraverso le voci dei produttori. E’ l’idea che guida “Champagne e cambiali”, il volume di Domenico Monetti e Luca Pallanch, uscito in questi giorni in libreria con Minimum Fax in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia
L'autore Gianfranco Tomei insegna Psicologia Generale, Sociale e della Comunicazione presso la Sapienza di Roma. E' esperto di linguaggi audiovisivi e multimedialità e autore di romanzi, cortometraggi e documentari
Il termine ‘audiodescrizione’ non è ancora registrato nei vocabolari e nelle enciclopedie. Nell’editor di testo di un computer viene sottolineato in rosso, come un errore. Una parola che non esiste, un mare inesplorato. Di questo e di tanto altro si è parlato alla presentazione del libro di Laura Giordani e Valerio Ailo Baronti dal titolo “Audiodescrizione. Il Signore degli Anelli. La compagnia dell’AD” (edito da Hoppy) che si è tenuta ieri alla Casa del Cinema di Roma