PARIGI – Anche Chiara Mastroianni e a sorpresa Vincent Lindon hanno accolto gli autori e i protagonisti italiani della 9a edizione di De Rome à Paris che da ieri e fino a domenica propone una decina di titoli, anche inediti, di nuova generazione di autori e protagonisti. Una novità inaugurata da Edoardo De Angelis che con Indivisibili ha siglato ieri con molti applausi, in una sala affollata anche dal pubblico parigino, la serata inaugurale della manifestazione .
De Rome à Paris, rassegna di cinema Italiano promossa dalla Direzione generale per il Cinema MiBACT e organizzata da Istituto Luce Cinecittà con la collaborazione di UNEFA, ANICA e ICE, nasce come una vetrina che offre, però, ai suoi protagonisti anche l’occasione di un incontro ravvicinato con un mercato strategico per l’Italia che, in realtà, sempre di più si conferma il Paese europeo dove più è forte la distribuzione del cinema francese.
Lo ha particolarmente sottolineato Enrico Magrelli presentando autori e protagonisti di questa 9a edizione, nella serata di ouverture dedicata al primo dei titoli in cartellone, appunto Indivisibili, ‘scortato’ a Parigi dal regista Edoardo De Angelis – al suo terzo film dopo il diploma al Centro Sperimentale – e dal produttore, con Attilio De Razza, Pier Paolo Verga che con il regista ha incontrato la distribuzione francese in occasione della serata alla quale sono intervenuti tra gli altri – Nicola Borrelli, DG Cinema e, sempre per il MiBACT, Mariella Troccoli, Roberto Stabile per l’ANICA, Giancarlo Di Gregorio in rappresentanza di Luce CInecittà, Paola Corvino per UNEFA- anche delegati del Festival di Cannes, rappresentanti dell’Ambasciata Italiana a Parigi e il nuovo direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Fabio Gambaro.
Un debutto accolto con particolare interesse dopo il successo del film a Toronto e alle Giornate degi Autori di Venezia, dove Indivisibili aveva conquistato il Premio Pasinetti Sngci per il Miglior Film con la Menzione Speciale per le due protagoniste (oltre ai riconoscimenti intitolati a Lina Mangiacapre e Gianni Astrei e al Premio della Fedic). “E’ un film sulla separazione e sul dolore di ogni crescita, in un ambiente, in questo caso, che aggiunge dolore alla sofferenza nel degrado sociale e ambientale che esprime intorno alla vicenda delle due ragazze protagoniste” ha raccontato il regista al pubblico e prima ancora, nel foyer, a Chiara Mastroianni, molto curiosa di vederlo (proprio lei ha voluto presentare a De Angelis e Verga Vincent Lindon).
Particolarmente calorosi alla fine gli applausi anche per le bravissime protagoniste esordienti, Angela e Marianna Fontana e per il cast del film che è interpretato, tra gli altri, anche da Antonia Truppo, Massimiliano Rossi, Tony Laudadio, Gianfranco Gallo, Peppe Servillo, con le musiche di Enzo Avitabile.
Tra i film in programma la rassegna – media partner A nous Paris e Novapro – prosegue oggi con 2night di Ivan Silvestrini, e due film accolti con particolare interesse proposti agli incontri con i distributori francesi dal produttore Gianluca Curti, Piccoli crimini coniugali di Alex Infascelli e Falchi di Toni D’Angelo, accompagnato anche dal protagonista Fortunato Cerlino, La cena di Natale di Marco Ponti, Piuma di Roan Johnson che ha salutato il pubblico con la protagonista Blu Yoshimi. In programma fino a domenica anche Tommaso di Kim Rossi Stuart, Fraulein. Una fiaba d’inverno di Caterina Carone che è a Parigi anche con Lucia Mascino, protagonista insieme a Christian de Sica, e ancora Babylon Sisters di Gigi Roccati, autore nato dal documentario, accolto con particolare simpatia alla serata inaugurale, e il documentario Acqua e zucchero. Carlo Di Palma, i colori della vita di Fariborz Kamkari, accompagnato a Parigi anche dalla produttrice Adriana Chiesa.
La rassegna, come afferma il Dg Cinema Nicola Borrelli e sottolinea, del resto, aprendo il catalogo, anche il presidente e amministratore delegato di Luce Cinecittà Roberto Cicutto è non solo una vetrina, ma l’occasione per fare il punto sulle relazioni tra cinema francese e italiano anche attraverso alcuni indicatori importanti come il numero delle coproduzioni realizzate e in corso e quello dei film reciprocamente distribuiti. Insomma un’occasione di incontro ma anche un ‘format’ esportabile.
E significativo visto che da ben 70 anni Francia e Italia condividono relazioni di una coproduzione cinematografica che ha siglato una storia clamorosa durante una lunga stagione del passato. Una sintonia che Frédérique Bredin, presidente del CNC francese ricorda con entusiasmo, accogliendo in queste giornate les italiens del cinema, soprattutto perchè De Rome à Paris permette alla Francia di conoscere,in particolare, un cinema italiano di nuova generazione. Un cinema inedito per la Francia. Che da questo rendez-vous si aspetta soprattutto di poter apprezzare la qualità di una produzione che offre uno sguardo d’autore originale e diverso. Com’è evidente nella selezione delle proposte in programma all’Arlequin. Il programma sul sito: www.deromeaparis.com
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