Roma-Berlino-Parigi, un tris europeo per le coproduzioni

Siglato all'Italian Pavilion di Cannes l'accordo tra Roma Lazio Film Commission e gli omologhi di Île-de-France​ e Medienboard Berlin Brandenburg alla presenza del governatore Zingaretti


CANNES – L’Italian Pavilion all’Hotel Majestic è scenario di un momento storico per l’industria del cinema europeo, la firma dell’accordo di cooperazione tra Roma Lazio Film Commission e gli omologhi della Commission du Film Île-de-France​ e Medienboard Berlin Brandenburg rappresentati da Olivier-René Veillon e Kirsten Niehuus. La presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha sottolineato l’importanza di questo passo preceduto da una lunga collaborazione, ormai storica, tra le Capital Region of Cinema. Un’iniziativa volta ad armonizzare l’offerta di varie forme di incentivi affinché i fondi e le normative di queste tre regioni europee siano facilmente accessibili e complementari. Per Zingaretti è fondamentale “essere utili senza dare fastidio e in questo la politica può favorire la creazione di un sistema”. Il governatore ha sottolineato l’impegno della sua amministrazione per l’audiovisivo in generale che conta 2.000 imprese nel territorio e come si sia passati dall’assenza di fondi nel 2012 ai 23 mnl di euro attuali legati a una programmazione triennale. “Il Lazio è la seconda regione d’Europa (dopo Berlino Brandeburgo) ad investire nel cinema: 23 milioni di euro questo il nostro contributo per far crescere un settore molto importante per la nostra economia e per la nostra identità culturale – ha spiegato Zingaretti –  Con questo accordo ci rafforziamo ulteriormente e rendiamo ancora più numerose le occasioni per favorire investimenti da parte degli operatori internazionali dell’audiovisivo. Come il Lazio, l’Ile France e Berlino Brandeburgo, dispongono di fondi consistenti dedicati all’industria cinematografica e audiovisiva, strutturati su modalità consolidate e del tutto innovative, il protocollo a cui aderiamo in tre dunque sarà utile a rafforzare l’attrattiva di queste regioni come location di film e come spazio privilegiato per la produzione e la coproduzione cinematografica e audiovisiva. Sempre insieme possiamo anche facilitare la distribuzione delle opere cinematografiche e audiovisive europee, promuovere una nuova generazione di professionisti del cinema e dell’audiovisivo, favorire la creazione di attività comuni e lo scambio professionale e formativo, la circolazione delle opere e lo sviluppo dei progetti di coproduzione tra i tre paesi: Italia, Francia e Germania”. 

E’ stato invece il presidente della Film Commission, Luciano Sovena, a lanciare il nuovo bando per le coproduzioni internazionali, che prevede un plafond di 10 mln di euro basato su risorse europee per un totale di 35 mln di euro che la Regione ha impegnato per finanziare la realizzazione di coproduzioni cinematografiche e audiovisive tra almeno una PMI laziale e uno o più produttori esteri. Il prossimo bando Lazio Cinema International 2016 sarà presentato già a ottobre al MIA, il mercato dell’audiovisivo che si svolgerà durante la Festa di Roma. Del resto la strada delle coproduzioni viene già percorsa dal cinema italiano e con successo: i tre film italiani presenti al Festival di Cannes e sostenuti dal Fondo Cinema Lazio – Pericle il nero di Stefano Mordini, La pazza gioia di Palo Virzì e Fai bei sogni di Marco Bellocchio – sono tutti e tre coproduzioni.

Molte le presenze qualificate all’incontro che ha fatto da cornice alla firma dell’accordo, coordinato dal giornalista di Variety Nick Vivarelli. E numerosi gli interventi. Paolo Del Brocco, ad Rai Cinema, ha sottolineato come “l’Italia sia in grado di attrarre molto più che in passato grazie alle varie forme di sostegno, anche le produzioni americane sono tornate a girare a Roma”. Maria Giuseppina Troccoli del MiBACT ha espresso il favore del ministero per i fondi messi in campo dalla Regione Lazio, annunciando l’intenzione di creare piccoli fondi di co-sviluppo per i produttori medio piccoli che siano in contatto con produttori stranieri. Angelo Barbagallo ritiene le coproduzioni sempre più indispensabili. “I produttori hanno bisogno di certezze, di chiarezza nelle procedure e di tempistiche certe. Oggi in Italia ci sono molti nuovi talenti, ma servono le risorse, il budget medio di un film italiano è decisamente più basso rispetto ad altre cinematografie. Mi piacerebbe – ha concluso Barbagallo – che anche gli altri fondi europei fossero altrettanto semplici da usare e auspico una armonizzazione tra i vari fondi di sostegno”. Su questo è intervenuto Roberto Cicutto, ad Istituto Luce Cinecittà, suggerendo l’urgenza di un mini trattato tra Italia e CNC francese. 

Articolato l’intervento di Roberto Olla, segretario generale di Eurimages. “Sono da 14 anni a Eurimages e per molto tempo – ha detto Olla – ho visto difficoltà a montare coproduzioni in Italia. In passato erano riservate ai film complicati, invece il fatto che un progetto sia sostenuto da vari paesi è una garanzia di qualità. E’ un dato di fatto che le coproduzioni circolano due volte e mezzo in più, rispetto ai film con nazionalità unica”. Rispetto alla politica di Eurimages ha aggiunto: “Siamo stati spesso accusati di sostenere i film d’autore mainstream. Ma il nome di un regista non è sufficiente per noi a decretare la qualità di un progetto. Quest’anno a Cannes ci sono dieci film da noi sostenuti, di cui 4 in concorso e uno alla Semaine. Ma ci sono due autori come Bruno Dumont e Paul Verhoeven in concorso a cui abbiamo rifiutato il finanziamento, questo a riprova del fatto che valutiamo il progetto nella sua totalità in base alla sceneggiatura. E in futuro daremo maggiore attenzione ai documentari e ai film in cui la sceneggiatura non è più il punto fondamentale, progetti meno convenzionali”.

Infine il direttore generale della Roma Lazio Film Commission Cristina Priarone ha lanciato una nuova iniziativa promozionale, una App che permette di visitare le location della Regione in 3D e in modalità immersiva, Location360. E tra i set in arrivo nella Regione c’è quello del serbo Goran Paskaljević che girerà a Viterbo il suo prossimo film. “L’audiovisivo – ha concluso Zingaretti – può veramente cambiare il volto di un luogo, come è accaduto per Civita di Bagnoregio, meta di turisti giapponesi dopo essere stata raccontata in un cartone di Miyazaki”.

15 Maggio 2016

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