Rimini per Giulietta

Sarà una festa per Giulietta l’annuale appuntamento felliniano di Rimini organizzato ogni anno dalla Fondazione dedicata al maestro nell’anniversario della sua scomparsa (31 ottobre). “Giulietta, cinquant’anni dopo La strada” è infatti il titolo del convegno internazionale che riunirà nella città natale del cineasta da venerdì 29 studiosi, critici e protagonisti per affrontare il rapporto tra Fellini e i suoi attori, anzi la sua attrice e alter ego femminile. Ballerina, cantante e violinista, Giulietta Masina conobbe Fellini nel ’42, appena ventunenne, grazie alla radio, perché i due collaborarono nella trasmissione “Cico e Pallina”. Sposati dall’anno seguente, insieme inventarono la dolce Gelsomina di La strada ma anche Cabiria, Giulietta degli Spiriti e la malinconica ballerina di tip tap di Ginger e Fred, in coppia con Mastroianni. Icona felliniana in sottrazione, eterea e infantile, tanto diversa dalle varie Saraghine, Giulietta fu archetipo. Ma anche, è importante ricordarlo, attrice in proprio: diretta da Castellani, Rossellini, Jakubisko, Eduardo, Lattuada. Il direttore della Fondazione Vittorio Boarini ama ad esempio ricordarla in un film introvabile, girato nel ’59 nelle Repubbliche Baltiche, La donna dell’altro oppure nel ruolo della borgatara indomabile e vitale in Europa 51.
Tra interventi e testimonianze, si alterneranno nelle sale del mitico Cinema Fulgor Vincenzo Mollica, Jean Gili e Goffredo Fofi, l’amica del cuore Germana Zanini, le colleghe Carla Del Poggio, Milena Vukotic e Sonia Gessner, i registi Jean-Louis Bertuccelli e Pupi Avati. Ma il culmine della tre giorni, che prevede anche una mostra di manifesti felliniani realizzati da Milo Manara e un’altra di ritratti dell’attrice, sarà la performance teatrale di Michela Cescon, sola in scena nei panni clowneschi di una Gelsomina-Giulietta, gigantessa in un piccolo circo, pronta a evocare gli spiriti immaginati da Fellini. Il monologo sarà poi in tournée in tutta Italia e ad aprile all’India di Roma.