La XXI edizione del RIFF – Rome Independent Film Festival, si svolgerà a Roma dal 17 al 25 novembre 2022 con oltre 85 opere contemporanee in concorso tra anteprime Europee e Mondiali. In anteprima italiana: 6 Lungometraggi internazionali, 4 lungometraggi italiani, 12 Documentari, 50 Cortometraggi (30 italiani – 20 internazionali), 7 Video animati, 10 cortometraggi per la sezione scuole di cinema internazionali e 9 finalisti per la sezione sceneggiature e soggetti.
Per il secondo anno consecutivo, sarà il Cinema Troisi ad ospitare la cerimonia di lancio del RIFF. Giovedi 17 novembre alle 11,30 The Wind Blows the Border di Laura Faerman e Marina Weis, sarà il titolo che apre la sezione dei documentari in concorso al festival. Girato in Brasile arriva in anteprima italiana. Un reportage d’inchiesta, dal respiro internazionale, diretto da una coppia di giovani autrici determinate a gettare uno sguardo lucido e personale su un tema chiave della propria contemporaneità. Il lavoro verte sulla violenta contesa fra gli indigeni Guarani-Kaiowà e i contadini arrivati nella regione amazzonica del Ñande Ru Marangatu, al confine tra Brasile e Paraguay, negli anni Quaranta. È il racconto della coraggiosa lotta di una donna indigena in difesa della terra degli avi e di un ecosistema fragile e preziosissimo contro il potere politico ruralista sostenuto del presidente Bolsonaro.
Nove i film di finzione in concorso. A cominciare da Alice, opera prima di Krystin Ver Linden, che aprirà il festival venerdì 18 novembre al Cinema Troisi alle 21,30 alla presenza della regista. Il film racconta la storia di Alice (Keke Palmer), una schiava in una piantagione isolata in Georgia in fuga per la libertà. Una storia di emancipazione, ispirata a fatti realmente accaduti, che ripercorre il viaggio della protagonista nel periodo successivo al movimento per i diritti civili. Alice rientra nella sezione speciale del RIFF – Black Films Matter, ovverola prima sezione ufficiale in un festival italiano dedicata alla cinematografia afroamericana, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico a film e registi che stanno rivoluzionando il modo di raccontare i neri e l’America, proponendo un’alternativa alla visione tipicamente WASP del cinema hollywoodiano.
Due gli italiani in concorso: il docufilm, in anteprima mondiale, Un mondo fantastico di Michele Rovini, in programma domenica 20 novembre al Nuovo Cinema Aquila alle 20,15 alla presenza del regista. Il film è la storia di due uomini diversi che provano a sbarcare il lunario e a realizzare un grande sogno comune legato alla musica. Tra le onde di Marco Amenta, in programma mercoledì 23 novembre alle 20,00, è una favola nera tra melò e noir su un ex pescatore che si mette in viaggio per riportare alla moglie il cadavere di un migrante annegato.
Tra gli eventi speciali il Focus sulla Polonia, in collaborazione con l’istituto Polacco a Roma e con la scuola di film LODZ e il Polish Film Institute, che vedrà, in anteprima Europea e in concorso per la sezione documentari, Escape to the Silver Globe di Kuba Mikurda. Una dichiarazione d’amore al cinema, che rievoca l’atmosfera nella quale si realizzavano i film nella Polonia degli anni ’70. Lunedì 21 novembre al Cinema Troisi alle 11,00 sarà la volta del film fuori concorso On the Silver Globe, il sogno incompiuto di Andrzej Żuławski. Un film unico, visionario e maledetto, che il maestro polacco girò negli anni ’70, ma completò un decennio più tardi dopo infinite battaglie col governo e la censura. Un film-cult, girato sui monti Tatra, nel Caucaso, e nel deserto del Gobi, che racconta un atterraggio d’emergenza su un pianeta deserto dove alcuni astronauti fondano una nuova civiltà sciamanica.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
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