Il Giffoni Film Festival ha scelto il tema per la sua edizione 2022, in programma dal 21 al 30 luglio: gli Invisibili. Una dedica a chi resta nell’ombra agli occhi della società. Sono tutt’altro che invisibili, invece, gli oltre 250 ospiti che prenderanno parte alla kermesse: talenti nazionali e internazionali, la nuova generazione di attrici e attori, registi emergenti del cinema italiano. Oltre a quelli già annunciati, come Gary Oldman, si aggiungono, tra gli altri, Richard Madden, Gabriele Mainetti, Eduardo Scarpetta, Laura Morante, i Me contro Te e Maria Chiara Giannetta.
Il 25 agosto protagonista l’attore scozzese Richard Madden, che sarà premiato con l’ambito Giffoni Award. Talentuoso e versatile sin dagli esordi della sua carriera, Madden è presto diventato un interprete di fama mondiale universalmente noto e apprezzato. Il ruolo del sergente David Budd nella miniserie Bodyguard gli è valso nel 2019 il Golden Globe per il miglior attore in una serie drammatica. Lo ritroviamo in Rocketman, biopic sulla vita di Elton John, è Robb Stark, uno dei personaggi più conosciuti e amati della saga HBO Il Trono di Spade, e Ikaris nel film del Marvel Cinematic Universe Eternals.
Il 28 luglio, invece, è il grande giorno di Gary Oldman, a cui andrà il François Truffaut 2022, il riconoscimento più prestigioso del Festival. Universalmente riconosciuto come uno dei principali attori della sua generazione, Oldman ha collezionato il più alto numero di partecipazioni a film di successo rispetto a qualsiasi altro artista attivo negli ultimi vent’anni.
Il film di Jamie Sisley si aggiudica il premio per la categoria Generator +18 del Giffoni Film Festival 2022. Lyra dell’irlandese Alison Millar è il miglior documentario
"Pensione? Mentre lo dico, comincio a lavorare su un nuovo progetto", ironizza l'attore britannico ospite a Giffoni, volto versatile di tanto cinema - mai italiano, con un po' di suo rammarico -, in partenza per Londra per girare la seconda stagione di Slow Horses, serie-evento in onda su Apple Tv+; aspettando di vederlo nell'atteso Oppenheimer di Nolan.
Un dibattito acceso su dittature, democrazie, autodeterminazione dei popoli, manipolazione e inquinamento dell’informazione. Al Giffoni Film Festival arriva il sociologo Alessandro Orsini, accusato di avere posizioni filo-putiniane sulla guerra in Ucraina. Per il patron Gubitosi: "E' un uomo che divide. Ma la libertà di espressione va difesa"
"Ha ragione Barbera quando dice che si fa più per quantità. Io distinguo, però, tra produttori e artisti. Perché i primi fanno film per i numeri, gli altri per esprimere la propria idea sul mondo". Così Sergio Rubini, ospite di Giffoni, intervistato da Cinecittà News