Rheingold: l’ascesa del criminale che divenne rapper

Il film di Faith Akin in sala con I Wonder Pictures


di Andrea Guglielmino

 

Dall’abisso di una prigione irachena, a metà degli anni Ottanta, Giwar Hajabi giunge in Germania con la sua famiglia, trovandosi alla fine del mondo. In breve tempo, evolve da piccolo delinquente a noto spacciatore, ottenendo il soprannome Xatar (“pericoloso”).

Tuttavia, il destino lo colpisce quando perde un prezioso carico di droga. Per ripianare i suoi debiti con il cartello, Giwar elabora un colpo senza precedenti!

Faith Akin ci racconta l’incredibile storia vera del rapper curdo Xatar – dall’esperienza bellica, attraverso la degradante vita nei quartieri emarginati, fino alle vette del successo nella musica internazionale – in un’opera coinvolgente che unisce biografia cinematografica, romanzo di crescia, gangster movie e commedia, in quello che potrebbe definirsi un connubio tra Romanzo Criminale e lo stile di Guy Ritchie.

Rheingold è nei cinema italiani dal 27 luglio, arricchito dai testi delle canzoni adattati da Frankie hi-nrg mc.

Come se fosse Batman, Giwar nasce in una grotta popolata da pipistrelli (il suo nome significa “nato nella sofferenza”), in un villaggio settentrionale dell’Iran, dove i suoi genitori curdi, fuggiti dalla fatwa di Khomeini, si uniscono ai combattenti della resistenza curda e vengono poi arrestati. Grazie all’aiuto della Croce Rossa, riescono a rifugiarsi a Parigi. Giwar giunge a Bonn all’età di tre anni, dove suo padre assume il ruolo di direttore d’orchestra all’opera. La separazione dei genitori, il traffico di hashish e videocassette porno copiate, le risse con i turchi del quartiere, l’iniziale interesse per la scena hip-hop di Bonn, il coinvolgimento in un grande traffico di cocaina, la fuga ad Amsterdam e i legami con la spietata mafia curda in Olanda, oltre al business della sorveglianza dei club notturni, culminano nella rapina a un furgone clandestino che trasportava l’oro delle protesi dentali rubate ai morti di tutta la Germania.

L’abile regista tedesco di origine turca sa come rendere una biografia un racconto cinematografico, come già dimostrato con Il mostro di St. Pauli, che narra le gesta del serial killer di Amburgo, Fritz Honka.

Si trova però più a suo agio nella prima, epica parte del film, dove racconta l’espulsione, la fuga e la perdita di casa e identità culturale di un giovane ragazzo, insieme alla sua discesa verso un’educazione criminale, quando si sente privo di qualsiasi cosa da perdere. Usa diversi formati a seconda delle situazioni, dal 4:3 al Cinemascope, e monta il tutto saltando da un piano temporale all’altro, a volte inciampando un po’. Funzionali comunque gli incontri tra criminali, i dialoghi e alcune situazioni, insieme all’atteggiamento e all’aspetto da rapper del protagonista Xatar, interpretato da Emilio Sakraya.

Sono quasi tre film differenti: un heist comedy, un biopic, un dramma.

Rheingold è una produzione di Bombero International in collaborazione con Warner Bros. Film Productions Germany, Palosanto Films, Rai Cinema, Lemming Film e Corazón International.

In Italia distribuisce I Wonder Pictures.

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20 Luglio 2023

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