RENATO DE MARIA


Documentari, fiction e cinema. Questi i tre spazi all’interno dei quali si muove Renato De Maria, di cui vedremo quest’autunno su Canale 5 Doppio agguato, una fiction prodotta dalla Taodue sul sequestro Belardinelli. “Si tratta di un poliziesco d’azione, tre ore di tensione narrativa, sparatorie e inseguimenti – spiega il regista – senza trascurare lo sviluppo psicologico dei personaggi grazie a Luca Zingaretti e a Isabella Ferrari“.
Dopo Paz dedicato a Andrea Pazienza – “ero entrato in un campo che ha più a che fare con la commedia fantastica” – De Maria, attento alle dinamiche del genere, tornerà a fine ottobre dietro la macchina da presa con Amami, film prodotto dalla Tangram Film, che in fase di scrittura ha richiesto più di due anni.

Da Paz ad Amami
E’ una rivisitazione del genere della commedia sofisticata, fatta alla luce dell’esperienza avuta con Paz. In Amami ho cercato l’aspetto visionario, seguendo il personaggio e i suoi umori. Racconto la storia e l’evoluzione di una donna lasciata dal marito che deve reinventare tutto. Sola, non conosce più la propria identità, sprofonda nella paura del nuovo, nel contempo vive un percorso di rinascita e di riscoperta della vita. Racconto sia i suoi umori, sia come lo stesso mondo, che prima rappresentava un’incognita cupa e aggressiva, piano piano si trasformi in positivo.

Ancora una volta al suo fianco Isabella Ferrari?
Amami è un film al femminile e attraverso l’interpretazione di Isabella posso giocare su tanti livelli, perché è un’attrice completa che fa emergere un personaggio a tutto tondo: la trasformazione da persona abitudinaria a donna che si reinventa la vita, scatenando la propria identità.

In quale sfondo si muoveranno i personaggi del film?
Per gli interni girerò a Bologna, per gli esterni a Rimini, facendo perno su Riccione e la sua riviera. Soprattutto, sulla statale che corre lungo il mare, che ha ambientazioni architettoniche e scenografiche spettacolari, un po’ post-moderne. Un mondo che è diventato un non-luogo, fatto di centri commerciali, scale mobili, ascensori trasparenti, tapirulan, palestre trasparenti sulla strada, rivenditori di automobili dalle insegne luminose.

Come si compone il cast tecnico?
La fotografia non è più di Filippo Corticelli ma è affidata ad un esordiente, Alessandro Feira Chios che proviene dalla pubblicità e ha girato un film in Francia, (Entre chiens et loups). Il montaggio è affidato a Jacopo Quadri, già montatore per Bernardo Bertolucci, mentre lo scenografo è Giancarlo Basili, che ha lavorato con Amelio e Moretti. Per quanto riguarda gli attori, stiamo concludendo in questi giorni il casting.

Altri progetti tra fiction e cinema?
C’è l’idea di fare un altro film e non una fiction. La televisione è stata una palestra sia per la mia formazione tecnica, sia per la possibilità di lavorare con un gran numero di attori, sperimentando linguaggi e generi diversi.

autore
09 Settembre 2003

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