Registi e produttori su fusione Stream-Tele+

Nelle pagine del quotidiano “la Repubblica” compare oggi una lettera aperta dell’Api, l’associazione dei produttori indipendenti e degli autori del cinema e del documentario, a Giuseppe Tesauro presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust). Tra i firmatari della lettera aperta, per citarne alcuni, registi come Benigni, Moretti, Muccino, Ozpetek, Salvatores, Bellocchio, Giordana, Cristina Comencini, Archibugi, Faenza, Risi, Virzì e produttori come Pescarolo, Corsi, Procacci, Totti, Barbagallo, Ciccutto, Ferri, Porcelli, Tedesco. Il testo pubblicato entra nel merito del processo di fusione delle pay-tv Stream e Tele+, senza mai citarle, sottolineando l’assurdità che alle audizioni relative a questo processo e in corso presso l’Autorità non sia mai stata invitata alcuna rappresentanza delle associazioni del cinema italiano. Il produttore Riccardo Tozzi, portavoce dell’iniziativa e titolare della Cattleya, sempre su “la Repubblica”, chiarisce che non si tratta di “una presa di posizione contro la fusione”, anche se è auspicabile l’esistenza di due soggetti, ma di una richiesta all’Antitrust perché “vengano mantenuti gli stessi livelli di investimento. Che anzi essi crescano – afferma Tozzi – adeguando l’Italia ad altri paesi europei a partire dalla Francia”.