Presentati i primi risultati dei bandi della Regione Emilia-Romagna rivolti a produzioni regionali, nazionali e internazionali. Tra i progetti finanziati dal Bando nazionale e internazionale, la prima call ha portato al sostegno di quattro serie televisive, due lungometraggi e tre documentari, per un totale di 851.796 euro finanziati, tra cui il ritorno di Cattleya in Riviera Adriatica per la seconda stagione di Summertime, serie originale italiana Netflix ispirata all’opera letteraria Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia. Palomar è nuovamente operativa a Reggio Emilia con un ambizioso progetto di animazione dedicato a Pinocchio, mentre Pupi Avati sarà alla regia di Lei mi parla ancora, ispirato all’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi, padre di Elisabetta e Vittorio. Si rinnova inoltre il rapporto tra L’Ispettore Coliandro, Bologna e i Manetti Bros, operativi in città e anche nel piacentino come produttori con l’originale commedia mistery Il mostro della cripta. I set coinvolgeranno infine altri luoghi situati in tutto il territorio regionale, come Modena, Ferrara e provincia, la bassa reggiana e la riviera romagnola.
L’Emilia-Romagna si conferma terra del documentario con quattro progetti sostenuti dal Bando regionale, che ha ammesso al contributo anche due cortometraggi, una serie televisiva e un lungometraggio, per un totale di 349.070 euro concessi. Le opere, spesso intrecciate con protagonisti e vicende del territorio, toccheranno tematiche legate al sociale, al terrorismo e al confronto tra culture. Tra queste, Pietro Marcello è alla regia dell’opera televisiva Lucio Dalla; la bolognese Ibc Movie presenta Il giocatore, opera prima del documentarista Marco Santarelli che esordisce con un lungometraggio prodotto daThe Film Club di Simone Gattoni. Le location individuate dalle produzioni sono al momento situate a Bologna e il suo Appennino, Reggio Emilia e provincia, Ferrara, Modena, Parma e province, il forlivese e Ravenna.
I titoli ammessi al contributo sono stati selezionati da un nucleo di valutazione formato da Fabio Abagnato (responsabile Emilia-Romagna Film Commission), Guglielmo Pescatore (professore ordinario di Culture dell’intrattenimento e di Economia e Marketing dei media all’Università di Bologna), Barbara Busi( coordinatore e manager settore delle industrie culturali e creative di ART-ER – Bologna), che ha operato valutando la qualità e originalità del progetto, l’impatto economico e la valorizzazione territoriale, la sostenibilità finanziaria e la solidità produttiva, l’innovazione e la strategia di marketing.
Sono17 i progetti cinematografici sostenuti nel 2020 dal Fondo Audiovisivo regionale, con la prima chiamata dei bandi rivolti alle produzioni regionali, nazionali e internazionali: 7 documentari, 5 opere televisive, 3 lungometraggi, 2 corti. Il contributo regionale complessivo è di 1.200.867 euro, a fronte di una spesa ammessa di 6.734.505 euro. Grazie alle risorse aggiuntive messe a disposizione dalla Giunta regionale per il settore della cultura, anche il cinema potrà aumentare il budget inizialmente previsto per il 2020, in parte utilizzato già per questa call e in parte a disposizione per la seconda. “Un segnale importante per imprese e maestranze del settore – commenta l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-, duramente colpite dall’emergenza legata al Covid-19. E al contempo un segnale con cui la Regione Emilia-Romagna auspica quanto prima la ripresa delle attività in sicurezza su tutto il territorio dopo mesi di fermo, andando incontro alle esigenze delle produzioni sui tempi di realizzazione dei progetti, velocità delle istruttorie e sulla rendicontazione degli stessi”.
La seconda finestra dei bandi si aprirà il 1 luglio, e sarà possibile candidare i progetti al contributo fino al 31 dello stesso mese. Qui l’elenco delle opere sostenute.
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L'obiettivo delle residenze è quello di offrire ai candidati e alle candidate, all'interno del Borgo Castello di Gorizia, concentrazione e ispirazione appropriate per dar vita, sviluppare o finalizzare i propri progetti.