Redford racconta l’assassinio di Lincoln

A quattro anni di distanza da Leoni per agnelli, Robert Redford torna alla regia con The Conspirator, che racconta la storia di Mary Surratt, l’unica donna coinvolta nella cospirazione per assassinare Abramo Lincoln. Il film uscirà nelle sale americane il 15 aprile, giorno in cui, nel 1865, morì il 16° presidente degli Stati Uniti per mano del fanatico confederato John Wilkes Booth. Ma il 15 aprile è anche il 150° anniversario dell’inizio della Guerra civile americana, che nella pellicola viene evocata anche se tangenzialmente.

Mary Surratt (Robin Wright) è la proprietaria di una pensione a Washington accusata di aver preso parte al complotto e difesa dall’avvocato Frederick Aiken (James McAvoy), ex soldato nordista, in un teso dramma giudiziario che affronta i temi della giustizia sommaria nei momenti di crisi e rimanda anche all’attualità. “Con questo film non mi aspetto certo di cambiare qualcosa: sono finiti i tempi in cui credevo di poter toccare e muovere le coscienze delle persone”, ha dichiarato l’attore e regista, considerato il padre dell’attivismo politico a Hollywood e spesso definito dai conservatori un “commie”, ossia un comunista. “Non sono di sinistra, sono solo una persona interessata alla ‘salute’ del proprio paese. Sono una persona passionale. Mi occupo della mia nazione, di cosa sia, di quanto forte sia e di come possa rimanere così salda”. Il film è stato realizzato con un budget di 15 mln di dollari ottenuti tramite l’ American Film Co. in modo totalmente indipendente, i diritti sono ora stati acquisiti da Focus Features.