VENEZIA. RE-ACT è la nuova scommessa nel settore audiovisivo pensata da Fondo per l’Audiovisivo del FVG, Croatian Audiovisual Centre e Slovenian Film Centre, in collaborazione con il TorinoFilmLab, e verrà ufficialmente presentata lunedì 1 settembre alle ore 13.00 al Venice Film Market.
RE-ACT (Regional Audiovisual Cooperation and Training), l’iniziativa transregionale dedicata al co-sviluppo di progetti audiovisivi e all’incoraggiamento di nuove co-produzioni internazionali, si caratterizza per due azioni: un innovativo Fondo di Co-sviluppo per progetti di lungometraggio e una serie di iniziative specifiche di formazione, parallele all’annuale workshop Framework curato dal TorinoFilmLab.
L’iniziativa è il risultato della cooperazione tra i tre Fondi, che ha portato nel corso degli anni non solo all’ideazione di iniziative di formazione e di sostegno alle realtà produttive locali, ma soprattutto alla realizzazione di pluripremiate coproduzioni internazionali come TIR, Zoran, il mio nipote scemo o Dancing with Maria, unico italiano tra i sette film in concorso all’odierna Settimana internazionale della critica.
Il progetto avrà a disposizione un budget annuale di 120mila euro. L’obiettivo principale è quello di incentivare, attraverso un supporto finanziario dedicato e l’apertura di nuovi mercati internazionali, la creazione di significative storie inerenti a questa specifica area geografica e capaci di varcare i confini locali. Il Fondo di Co-sviluppo è rivolto a registi e produttori che intendono co-produrre lungometraggi (fiction, documentari, animazione e sperimentali) e favorire la nascita di legami creativi e commerciali tra Croazia, Slovenia e Friuli Venezia Giulia.
Il TorinoFilmLab nel corso dei prossimi tre anni sarà la piattaforma professionale e formativa di riferimento.
"Una pellicola schietta e a tratti brutale - si legge nella motivazione - che proietta lo spettatore in un dramma spesso ignorato: quello dei bambini soldato, derubati della propria infanzia e umanità"
"Non è assolutamente un mio pensiero che non ci si possa permettere in Italia due grandi Festival Internazionali come quelli di Venezia e di Roma. Anzi credo proprio che la moltiplicazione porti a un arricchimento. Ma è chiaro che una riflessione sulla valorizzazione e sulla diversa caratterizzazione degli appuntamenti cinematografici internazionali in Italia sia doverosa. È necessario fare sistema ed esprimere quali sono le necessità di settore al fine di valorizzare il cinema a livello internazionale"
“Non possiamo permetterci di far morire Venezia. E mi chiedo se possiamo davvero permetterci due grandi festival internazionali in Italia. Non ce l’ho con il Festival di Roma, a cui auguro ogni bene, ma una riflessione è d’obbligo”. Francesca Cima lancia la provocazione. L’occasione è il tradizionale dibattito organizzato dal Sncci alla Casa del Cinema. A metà strada tra la 71° Mostra, che si è conclusa da poche settimane, e il 9° Festival di Roma, che proprio lunedì prossimo annuncerà il suo programma all'Auditorium, gli addetti ai lavori lasciano trapelare un certo pessimismo. Stemperato solo dalla indubbia soddisfazione degli autori, da Francesco Munzi e Saverio Costanzo a Ivano De Matteo, che al Lido hanno trovato un ottimo trampolino
Una precisazione di Francesca Cima
I due registi tra i protagonisti della 71a Mostra che prenderanno parte al dibattito organizzato dai critici alla Casa del Cinema il 25 settembre