RAVENNA NIGHTMARE FILM FEST

E’ un nuovo festival, sotto il segno dell’horror, il Ravenna Nightmare Film Fest (18-25 ottobre 2003). Diretto da Franco Calandrini e organizzato da Alberto Achilli del Comune di Ravenna, ha un programma vasto e articolato, che spazia dal concorso internazionale (10 titoli da Spagna, GB, Francia, Giappone, Cile, Serbia-Montenegro, America) alle numerose sezioni a tema. Ma la novità è il grande spazio riservato al cinema italiano, segno di una rinnovata passione per il genere. A partire dal compleanno di Zeder, il film di Pupi Avati che compie vent’anni e che viene riproposto nella copia rigenerata a cura della Cineteca Nazionale. Scritto insieme a Maurizio Costanzo e Antonio Avati, Zeder è a tutti gli effetti un horror padano, come il precedente La casa dalle finestre che ridono (1976): uno scrittore (Gabriele Lavia) viene a conoscenza di un caso paranormale, quello del fantasma di un prete spretato che misteriosi rituali tentano di far tornare in vita. “Situare un racconto così sulla riviera romagnola, che è la quintessenza della festa, della gioia, della giovinezza, mi pareva fosse estremamente originale… e credo lo sia ancora”, dice il regista bolognese, che sarà ospite della manifestazione. Sulla stessa linea di riscoperta la retrospettiva degli “Spaghetti Horror” che ripropone sei titoli rari degli anni ’60/70, tutti degni di attenzione critica: autori cult come Mario Bava e Antonio Margheriti, ma anche illustri sconosciuti come il siciliano Ubaldo B. Ragona. A Ravenna sarà presente Aldo Lado per presentare La corta notte delle bambole di vetro (1971), interpretato da Jean Sorel, Mario Adorf, Ingrid Thulin.
Non poteva mancare, naturalmente, Dario Argento, protagonista di una mostra fotografica di Franco Vitale, che dal 1987 documenta i set del maestro del terrore. Tra gli scatti esposti alla Biblioteca Classense, le prime immagini dell’inedito Il cartaio. Mentre il mago degli effetti speciali Sergio Stivaletti, che fa anche parte della giuria, presenta proprio a Ravenna le prime immagini del suo secondo film da regista, dopo La maschera di cera: il fantasy I tre volti del terrore ispirato a due classici come il quasi omonimo I tre volti della paura di Mario Bava e Le cinque chiavi del terrore di Francis. Nel cast John Philip Law, Riccardo Serventi Longhi, Elisabetta Rocchetti.
Un convegno, lunedì 20, analizzerà un classico topos del cinema dell’angoscia, il labirinto, con interventi di Franco La Polla, Roy Menarini, Giorgio Mereu e Maria Cristina Fanelli introdotti da Maria Grazia Marini.

Guarda anche il sito