Le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale (IA) dipendono dall’intelligenza specifica che applichiamo al suo utilizzo.
Quando si tratta di raccontare storie, la sinergia tra l’uomo e la macchina diventa la domanda principale. Holden.ai StoryLab è stato creato con l’obiettivo di esplorare questo concetto. Si tratta di un laboratorio e un centro di ricerca all’interno della Scuola Holden, dedicato alla divulgazione, alla formazione e all’organizzazione di eventi sulle intelligenze artificiali generative e sui “media sintetici”.
L’attenzione si concentra soprattutto sulle applicazioni di queste tecnologie nel mondo della narrazione, della comunicazione e della creatività.
Diretto da Simone Arcagni e Riccardo Milanesi, Holden.ai StoryLab si avvale della partnership tra Rai Cinema e il Transmedia Lab dell’Università La Sapienza di Roma. Il laboratorio raccoglie una varietà di contenuti, tra cui notizie, informazioni, immagini, video e altri materiali.
Rai Cinema partecipa a questo progetto perché l’Intelligenza Artificiale rappresenta un fenomeno di crescente interesse e richiede un’osservazione attenta. È fondamentale avviare una riflessione su uno dei temi più discussi, soprattutto considerando che il cinema ha una stretta affinità con la narrazione e le tendenze dei nuovi linguaggi narrativi.Il primo progetto in programma per Holden.ai StoryLab è la realizzazione di tre cortometraggi multipiattaforma, scritti da sceneggiatori della Holden in collaborazione con Rai Cinema e sviluppati con il supporto dell’Intelligenza Artificiale.
Un evento di apertura del laboratorio, intitolato “Intelligenza Artificiale e media sintetici: le nuove frontiere della narrazione e della creatività”, si terrà giovedì 13 luglio al Festival Videocittà di Roma.
Il panel vedrà la partecipazione di Arcagni e Milanesi, direttori di Holden.ai StoryLab, insieme a Demetra Birtone dell’Ufficio comunicazione Holden e Carlo Rodomonti, Responsabile marketing strategico e digitale di Rai Cinema.
Negli ultimi anni, Rai Cinema ha dedicato sforzi considerevoli per affrontare le sfide dell’innovazione. Dopo l’esplorazione dei nuovi linguaggi narrativi offerti dalla Realtà Virtuale e l’ingresso nel Metaverso, l’avvento dell’Intelligenza Artificiale generativa e il suo impatto sull’ecosistema mediatico e cinematografico rappresentano un capitolo di grande interesse nel settore.
Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, afferma “Oggi l’AI è una realtà a cui non possiamo sottrarci, e siamo chiamati a comprenderne le conseguenze come le sue potenzialità – spiegaPaolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema.La sua applicazione in ambito artistico pone nuove complesse sfide; per noi che da sempre facciamo cinema immaginando di dare spazio a storie, identità, racconti e visioni personali, è interessante capire come poter trovare un equilibrio tra il lavoro dell’uomo e quello delle macchine, in un dialogo che risulti produttivo per entrambi, mantenendo però sempre l’artista e la sua opera al centro del processo creativo. Un processo che non potrà mai essere sostituito da algoritmi, calcoli probabilistici e logiche matematiche ma che, in qualche modo, potrebbe esserne facilitato. Inquesto senso la partnership con due importanti realtà, come la Scuola Holden e l’Università la Sapienza, è un passo importante per la creazione di un osservatorio da cui studiare l’universo dell’AI applicata al mondo della narrazione e della creatività, offrendo agli studenti la possibilità di realizzare progetti concreti con il supporto di queste tecnologie. Le riflessioni che nasceranno dal laboratoriosaranno una base determinante per mettere meglio a fuoco questa materia estremamente complessa che guarda al futuro ma è già molto attuale”.
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