Dal 6 al 12 luglio, il film documentario di Daniele Luchetti su Raffaella Carrà, intitolato Raffa, approderà nelle sale cinematografiche italiane. Un omaggio alla leggendaria artista, che avrebbe compiuto ottant’anni il 18 giugno, tra pochi giorni di cui il 5 luglio ricorre l’anniversario della morte.
Il doc cattura perfettamente l’energia dirompente e l’innovazione che hanno caratterizzato la carriera di Raffaella, trasportando gli spettatori in un viaggio emozionante attraverso la sua vita pubblica e privata. Il film, dalla durata impegnativa, è tuttavia coinvolgente e intenso, combinando abilmente interviste con coloro che hanno conosciuto Raffaella e preziose immagini di repertorio. Il risultato è un ritratto intimo e appassionante di un’icona indiscussa che ha attraversato generazioni e confini culturali.
Il film offre una prospettiva completa sulla figura di Raffaella Carrà, andando oltre l’immagine di una semplice artista di successo.
Luchetti ci fa scoprire la donna dietro la superstar, con tutte le sue vittorie, sconfitte, gioie e dolori. Ciò che emerge è un ritratto umano autentico e toccante di una persona che ha lottato per affermare la propria identità in un mondo complesso, riuscendo anche a rappresentare l’eredità di Raffaella e il suo impatto duraturo sulla cultura popolare.
“Da ragazzino – dice Luchetti – dichiaravo di non amarla. In realtà ne ero turbato e segretamente innamorato. Da adolescente pensavo fosse solo un’icona pop mentre io ero interessato a culture alternative. Lei troneggiava dalla tv del salotto mentre pranzavamo, e nonostante fingessi di essere scandalizzato dal disimpegno delle sue trasmissioni di mezzogiorno, come chiunque, ero attaccato al televisore e ai suoi primi piani. Girare Raffa è stata per me un’occasione speciale. Rivivere a distanza di anni, e finalmente senza pregiudizi, le ragioni del suo travolgente successo, mi ha fatto capire quanto ad essere avanti fosse lei, non io che semplicemente seguivo altri grandi fenomeni costruiti a consumo dei giovani. Assieme a milioni di altri ragazzi ascoltavo musica internazionale pensando di essere una nicchia, mentre ero semplicemente uno dei tanti consumatori di massa, ma con altro profilo.
Raffaella lavorava per un pubblico meno prevenuto ma altrettanto sensibile al percepire il talento e la verità dell’ispirazione. Perché era ricca di doti, di scintille, di autoconsapevolezza. È stato uno dei grandi fenomeni pop Italiani, e questo film è un tentativo di mettere assieme più tasselli possibile per ipotizzarne un ritratto. Credo di aver restituito la complessità di una vita professionale longeva e variegata, ricca di inventiva e di talento. Spero che chi lo veda, potrà alla fine sentirsi libero di poter finalmente dichiarare quello che sento di poter dichiarare io: che di Raffaella ci si può solo innamorare, arrendendosi senza riserve alla sua grazia energetica, dichiarandola ufficialmente una innovatrice, che ha cambiato spesso identità senza mai tradire i propri desideri”.
Raffa è un titolo originale Disney+ prodotto da Fremantle, scritto da Cristiana Farina in collaborazione con Carlo Altinier, Barbara Boncompagni, Totò Coppolino e Salvo Guercio.
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