Questo kid non fa il karate


Perché mai un film che parla di un ragazzo che impara il Kung Fu dovrebbe chiamarsi Karate Kid?
E’ la domanda che sorge spontanea dopo aver visto il remake del classico anni ’80 di John G. Avildsen, che ha cresciuto una generazione di giovani spettatori con la convinzione che spaccarsi la schiena a mettere e togliere la cera dalle automobili potesse renderli imbattibili esperti di arti marziali. Chissà quanti, di fronte al teppista di turno, hanno dovuto imparare sulla propria pelle che nella realtà il trucchetto non funzionava.

The Karate Kid – la leggenda continua, interpretato dal giovane Jaden Smith – figlio di papà Will e di mamma Jada che producono il film a mo’ di regalone per il pargoletto attore in erba – riprende grossomodo la struttura dell’originale. Un giovanotto in trasferta con la mamma in un ambiente a lui sconosciuto, con notevoli difficoltà ad ambientarsi, impara a difendersi dai bulli che lo vessano grazie all’addestramento di un saggio maestro di combattimento, conquistando anche la coppa del torneo locale e il cuore di una bella coetanea. E scoprendo, naturalmente, che al menar le mani bisogna anteporre l’onestà, la pace interiore, il rispetto verso il prossimo.

Cambiano alcuni particolari, non tutti sostanziali: là c’era un diciassettenne di origini italiane, qui un dodicenne afroamericano, là l’ambientazione restava comunque USA, qui la trasferta è nella lontana Cina – l’ente del turismo ringrazierà per le generose ed effettivamente affascinanti riprese delle bellezze locali – là c’era “metti la cera, togli la cera”, qui c’è “metti il giacchetto, togli il giacchetto”, là la mossa della Gru, qui quella del Cobra. Ma la sostanza non cambia. Tranne, piccolo dettaglio, per il Kung Fu, che sostituisce il karate per quasi tutto il corso della pellicola.

“Il motivo per cui il film è intitolato The Karate Kid – spiega  Jaden Smith, già visto a fianco del papà nel mucciniano La ricerca della felicità  – è perché all’inizio del film, Dre (questo il nome del protagonista) è convinto di potersi opporre ai bulli con quel poco di karate che conosce. Ma in Cina i ragazzini conoscono il Kung Fu e sono dei veri esperti. Così se Dre vuole sopravvivere, deve imparare il Kung Fu”.
Ad insegnarglielo interverrà il Signor Han (l’attore, regista e specialista di arti marziali Jackie Chan), che dietro a un’apparenza di mansueto portinaio nasconde un’abilità che non teme rivali. “Quando i filmmaker hanno scelto di ambientare il film in Cina – si legge nel pressbook –  era necessario cambiare lo stile di combattimento che Dre avrebbe imparato. Uno stile cinese, invece del karate, che ha origini a Okinawa e in Giappone. In una scena i bulli deridono Dre chiamandolo ‘karate kid’ perché esegue il karate nella terra del Kung Fu”.

“Alla fine – afferma Jerry Weintraub, coproduttore della prima serie e di questo nuovo film – è un racconto di un padre e di un figlio. Non è sul karate. Quello che attrae i ragazzi è la ricerca da parte del protagonista di un padre e di un mentore”.
“Gli adolescenti che hanno reso l’originale Karate Kid un successo – gli fa eco l’altro produttore James Lassiter – sono oggi genitori con figli. Abbiamo cercato non solo di ricordare loro il film che hanno amato, ma anche di creare un film che potesse piacere ai loro figli”.

The Karate Kid – la leggenda continua, diretto da Harold Zwart, sarà in sala con Sony a partire dal 3 settembre.

autore
28 Luglio 2010

Articoli

Una delle illustrazioni del progetto
Articoli

Argento Reloaded by Luca Musk

L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia

Articoli

The Arch., quando gli architetti diventano oracoli

Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre

Articoli

Buon 2018 ai lettori di CinecittàNews

La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.

Articoli

Cattivissimo 3 sfiora i 15 milioni

E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk


Ultimi aggiornamenti