Rappresenterà l’Italia e sarà presentato in anteprima mondiale al Festival du court mètrage di Clermont-Ferrand, il più importante festival di cortometraggi al mondo (Oscar & EFA Qualifying), in programma dal 31 gennaio all’8 febbraio, il nuovo lavoro cinematografico di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi intitolato Il muro bianco.
Dopo aver co-diretto i corti Respiro, selezionato nella cinquina finalista dei Nastri d’Argento 2017, e Magic Alps, proiettato in oltre cento festival internazionali e candidato ai David di Donatello 2019, i due registi hanno scelto di raccontare nel nuovo film, prodotto da Andrea Italia e RaiCinema e distribuito da Zen Movie, un fenomeno drammatico e attuale come quello della presenza dell’amianto nelle scuole. Il muro bianco uscirà da marzo in 400 sale cinematografiche grazie alla FICE-Federazione italiana cinema d’essai. L’Italia è stato il secondo maggiore produttore europeo di amianto fino al 1992, l’anno in cui è stato bandito, sessant’anni dopo che gli inglesi avevano scoperto che fosse cancerogeno. Una legge ne ha bloccato la produzione da un giorno all’altro, ma l’amianto e le sue fibre mille volte più sottili di un capello sono rimaste lì, tra case, scuole, ospedali, e se inalate possono avere conseguenze devastanti sulla salute: solo in Italia si registrano 6000 morti ogni anno. Quotidianamente nel nostro Paese 350mila studenti e 50mila tra professori e personale scolastico sono esposti alle fibre di eternit. L’Osservatorio nazionale amianto (Ona) rileva ogni anno la presenza della sostanza in circa 2.500 istituti. Ogni scuola si arrangia per tutelare come può gli studenti, insegnandogli tra le altre cose a non disturbare quella presenza eterna e minacciosa.
“Il film – raccontano Brusa e Scotuzzi – è ispirato alla vera storia di una di queste realtà, una scuola in cui gli studenti sono stati lasciati in un edificio pieno d’amianto con la preghiera di non avvicinarsi ai muri, non correre, non sbattere le porte. Il film racconta di come una preside e una maestra hanno provato a gestire questa situazione folle e paradossale. Abbandonate dalle istituzioni, sono state costrette a trovare un modo per proteggere i loro piccoli studenti. Abbiamo voluto far respirare agli spettatori la presenza invisibile dell’amianto, il dramma dei protagonisti vive soprattutto nel loro smarrimento e nella prigione in cui si trovano intrappolate, da sole in un mondo gelido e rarefatto dove tutti sono fuggiti alle proprie responsabilità”.
Un progetto di interesse internazionale – sono numerosi i Paesi nel mondo che non hanno ancora bandito l’amianto e registrano migliaia di persone uccise dalla fibra killer – e che vedrà rappresentare il cinema italiano, dopo l’anteprima francese, in diversi festival e concorsi.
Il cortometraggio di Rocco Anelli sarà proiettato a Roma con una proiezione evento il 29 novembre ore 19.00 presso il Cinema Azzurro Scipioni. Online il trailer ufficiale
Presentata a Venezia 80 e Premio Speciale ai Nastri d’Argento 2024, l'opera del regista crotonese, scritta dal fratello Severino e con la fotografia di Daniele Ciprì, è un toccante e poetico inno alla pace
Il 18 novembre alle ore 19:00 presso il Cinema Caravaggio di Roma si terrà l'anteprima del cortometraggio diretto da Jacopo Marchini e prodotto da Movi Production
Il progetto di Lucilla Colonna si ispira liberamente al film La città delle donne di Federico Fellini, un'opera grottesca del 1980 che esplora l'incomunicabilità tra uomini e donne, rappresentata simbolicamente da un treno inghiottito da un tunnel oscuro