“Siamo lusingati dall’attenzione al nostro cinema anche perché il comitato del BAM è composto dai nomi più prestigiosi della critica newyorchese”. Pupi Avati è pronto a volare negli Stati Uniti insieme al fratello Antonio. Li aspetta la rassegna-omaggio organizzata da Cinecittà Holding e BAM Cinématek. Una toccata e fuga di 3 giorni perché il regista non nasconde “la tensione psicologica” che lo lega al set di La seconda notte di nozze.
Le riprese sono cominciate il 28 febbraio in Puglia, vicino Brindisi. Prodotto da Duea e Rai Cinema, il film è interpretato dalla cantante Katia Ricciarelli nel ruolo di Liliana. Nel dopoguerra, insieme al figlio (Neri Marcoré) lascia Bologna per trasferirsi nella masseria pugliese della famiglia del marito defunto. Il suo arrivo sconvolge Giordano (Antonio Albanese), il cognato che l’ha amata nel passato.
Che rapporto ha col pubblico americano?
E’ un rapporto cominciato molti anni fa. I miei film horror hanno trovato facile collocazione in un mercato molto aperto alle produzioni di genere. Storia di ragazzi e ragazze, affidato ad una distribuzione indipendente, ha avuto una circolazione assai ampia soprattutto nell’home video. Il film è arrivato addirittura negli scaffali dei supermercati statunitensi. Anche Il testimone dello sposo e Il cuore altrove hanno ricevuto una buona accoglienza.
Come valuta la selezione dei suoi film per la rassegna alla BAM Cinématek?
I titoli scelti rappresentano bene la carriera mia e di mio fratello. Manca Ma quando arrivano le ragazze? perché è in corso una trattativa per la distribuzione americana.
Qualche anticipazione sul nuovo film?
E’ una commedia brillante dai tratti struggenti. Mostra come la volontà possa trasformarsi in eroismo. Antonio Albanese interpreta l’uomo più buono mai raccontato dal cinema.
Come ha scelto Katia Ricciarelli?
Cerchiamo sempre soluzione inedite per il casting. Liliana è una donna matura ma piuttosto giovanile, le attrici italiane di quell’età sono poche e spesso coinvolte nella fiction telesiviva. Certo, con Katia corro il rischio della prima volta ma è eccitante dirigere un’esordiente non bambina. La Ricciarelli è stata Desdemona nell’Otello di Zeffirelli, lì però interpretava una cantante, cioè se stessa. E’ una persona sensibile, se la caverà. Inoltre, ha il vantaggio di esordire in una storia solida, dalle grandi opportunità emozionali. Comunque, l’intero cast è straordinario, ho voluto ancora Neri Marcoré e scelto Marisa Merlini e Angela Luce per i ruoli delle anziane zie di Giordano.
Cosa prevede il piano di lavorazione?
Le riprese in Puglia andranno avanti per 5 settimane, poi ci sposteremo a Roma. Il film sarà pronto a settembre.
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