“I produttori concordano con gli autori che lo sviluppo dell’industria culturale audiovisiva italiana è possibile solo attraverso progetti e idee originali che trovino riscontro sia nel pubblico che nel mercato internazionale. In questo senso vanno letti gli incentivi basati sugli automatismi previsti dalla nuova legge, incentivi che devono riguardare anche la componente autoriale e artistica.
Pertanto è importante salvaguardare, nella delicata transizione tra vecchio e nuovo ordinamento, la valorizzazione dei risultati artistici e culturali conseguiti dalle opere audiovisive degli anni pregressi. Tenendo fermi questi principi, e preparando il lavoro che sarà necessario all’indomani dell’approvazione dei primi decreti, il confronto costruttivo tra produzione indipendente e autori aiuterà tutto il settore ad affrontare con nuovo slancio questioni non più procrastinabili come la valorizzazione dei diritti, l’apertura del mercato, i nuovi consumi e la revisione dell’art. 44 del Tusmar prevista dalla legge Franceschini”.
I rappresentanti dell'industria italiana dei cartoni animati si sono espressi contro la revisione del Testo Unico dei Servizi Media Audiovisivi
L'allarme delle piccole e medie imprese in un comunicato congiunto di AGICI e CNA in merito alla riforma del Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi
100 Autori, ANAC, AIR3 e WGI esprimono contrarietà per i pareri espressi dalle Commissioni Cultura e Telecomunicazioni della Camera e chiedono un tavolo permanente governo-industria
Dal film Il più bel secolo della mia vita è nata la proposta della senatrice di M5S Elisa Pirro per abolire la legge che impedisce di fatto ai figli adottivi di conoscere i genitori biologici