Pro e contro nomina Alberoni

Botta e risposta sulle pagine di “la Repubblica” e “Il Corriere della Sera” a proposito della nomina di Francesco Alberoni a presidente della Scuola Nazionale di cinema. Il sottosegretario Nicola Bono pur riconoscendo come “sufficientemente positiva” la gestione Micciché rivendica “il diritto di procedere alla nomina, man mano peraltro che vanno a scadenza naturale gli organismi, di soggetti diversi, per l’attuazione più diretta e puntuale delle linee d’indirizzo politico che il nuovo esecutivo intende attuare”.
Il regista Carlo Lizzani trova “anomala la sua designazione alla Scuola di Cinema, è come se al Dipartimento di Italianistica venisse nominato un astrologo”, e anche Marco Bellocchio s’aspettava “che venisse nominata una personalità con specifiche conoscenze in materia, com’era accaduto con tutti i precedenti presidenti: da Chiarini a Rossellini, da Grazzini alla Wertmuller a Micciché”.
Pronta la risposta di Alberoni: “Ho ideato e realizzato la prima università di comunicazione, lo Iulm di Milano, dove da sempre esistono anche corsi di teoria e pratica cinematografica… il mio compito non sarà insegnare cinema, ma organizzare i corsi e le varie attività che non comprendono solo la didattica”.