Pro e contro esclusione Moretti

Il giorno dopo la mancata nomination di Nanni Moretti, la stampa registra reazioni per lo più dispiaciute, soprattutto da parte di altri registi, ma non mancano anche commenti soddisfatti a cominciare da Vittorio Sgarbi. Per Il sottosegretario ai Beni culturali: “Si sono accorti che come artista non vale nulla. E’ un regista impotente, molto meglio come leader politico. Le sue dichiarazioni attestano la nascita di un politico di razza e le sue grandi capacità”. Anche per il regista Franco Zeffirelli: “Quello di Moretti è un brutto film che in America non ha niente da dire, è una vecchia idea riciclata sulle fiction televisive”.
Di segno opposto il commento di Gianni Massaro: “Il film è un buon film e sia come presidente dell’Anica che come uomo di cinema non posso che dispiacermi per l’esclusione”.
Solidarietà invece viene da gran parte del mondo del cinema. Per l’attore Silvio Orlando “Un film italiano per piacere agli americani si deve fermare agli anni ’60”.Per Ferzan Ozpetek “Moretti ha già vinto il premio più importante del mondo, la Palma d’Oro a Cannes, che se ne fa dell’Oscar”.
“La candidatura di Moretti avrebbe fatto bene a tutto il cinema italiano, ma personalmente – ha dichiarato Gabriele Muccino – non ero assolutamente ottimista, era già nell’aria da un po’ di giorni la possibilità che La stanza del figlio potesse mancare l’obiettivo”.
Anche Gabriele Salvatores si dichiara “molto dispiaciuto come estimatore di Nanni Moretti e come italiano. Meritava almeno quanto i cinque nominati”. E molto dispiaciuta è anche la regista Wilma Labate “perché mi sembra un’ennesima occasione perduta”.