Si è conclusa la ventesima edizione del Magna Graecia Film Festival, il festival delle Opere Prime e Seconde, diretto da Gianvito Casadonte, che si è tenuto a Catanzaro dal 29 luglio al 5 agosto 2023.
Oltra a Susan Sarandon, la Colonna d’Oro alla Carriera è stata consegnata a: l’imprenditore Bruno Ceretto, l’attore Matteo Paolillo, il fondatore di Eataly Oscar Farinetti, la giornalista e scrittrice Laura Delli Colli, la cantante Levante, il regista Giovanni Veronesi, il giornalista Sandro Donato Grosso, l’attrice e scrittrice Rocío Muñoz Morales, il regista Daniele Ciprì, il regista Maurizio Nichetti, che ha ricevuto la Colonna d’Oro Audi Zentrum, la giornalista Giancarla Rondinelli, l’attore e regista Sergio Castellitto, il produttore Agostino Saccà e l’imprenditore Luigi Pio Scordamaglia.
Consegnate anche le Vele del Successo della Gioielleria Megna, al cantante gIANMARIA e all’attrice Federica Pagliaroli.
La Giuria del Concorso Italiano, composta dal Presidente di Giuria, l’attore Marco D’Amore e dall’attrice Sveva Alviti e dal produttore Rai Fiction Ivan Carlei, ha premiato con la Colonna d’oro Web Genesys alla Miglior Opera Prima Primadonna di Marta Savina. “Un film diretto e sincero. racconta senza fronzoli una storia difficile ed è capace di far vivere allo spettatore la lotta che la protagonista vive, sperando con lei in un finale di rivalsa . partendo da un fatto di cronaca giudiziaria avvenuto in Sicilia negli anni Sessanta, il film di Marta Savina riesce nell’intento di parlare del presente. Di tutti quei luoghi del mondo in cui il debole e sopraffatto dalla violenza del potente, dove le leggi degli uomini si impongono oltre le ragioni del diritto. Così facendo, Primadonna restituisce la speranza che lottando contro i soprusi si possa ancora trovare giustizia in Terra.
La Miglior Regia va a La lunga corsa di Andrea Magnani, la Miglior Sceneggiatura a Marta Savina per Primadonna, il Miglior Attore è Paolo Pierobon per La Caccia, la Migliore Attrice è Claudia Gusmano per Primadonna, il Premio Giuria Popolare va Primadonna, mentre una Menzione Speciale è assegnata al cast de La prima regola di Massimiliano d’Epiro.
La Giuria del Concorso Documentari, composta dal Presidente di Giuria, il regista Daniele Ciprì, il regista e attore Claudio Casazza e l’attrice e regista Susy Laude, ha premiato come Miglior Documentario La timidezza delle chiome di Valentina Bertani, “un ritratto originale e poetico di due gemelli fra loro identici, ma diversi in tutto e per tutto. Tra ossessione per il sesso, arrabbiature, riconciliazioni, sgradevolezze e senso di inadeguatezza, Valentina Bertani, al suo esordio in un lungometraggio, ci fa sentire il brulicare della finzione dentro il reale, il suo è uno sguardo discreto ma allo stesso tempo potente: parafrasando il titolo ci restituisce la vita di Joshua e Benji con timidezza, ma anche con quella decisione e naturalezza di chi fa cinema da molti anni. “La timidezza delle chiome” diventa un mezzo per i protagonisti per riflettere su sé stessi e i propri limiti, sui propri sogni e paure, e permette così allo spettatore di entrare nelle loro strambe vite ed empatizzare con loro senza mai farsi troppe domande sulla loro disabilità”.
Una Menzione Speciale Documentario è stata assegnata a Oh rovina! Breve saggio sul non finito di Domenico Lagano.
La Giuria del Concorso Internazionali, composta dal Presidente di Giuria, il produttore Enzo Sisti, la cantante e attrice Angela Baraldi, il musicista Carlo Siliotto, ha assegnato il Premio Miglior Opera Prima e Seconda Internazionale a The Quiet Girl di Colm Bairéad e una Menzione Speciale Opera Prima e Seconda Internazionale a Plan 75 di Chie Hayakawa.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis