Omaggio al fascino di Stefania Sandrelli grazie a Renato Casaro, celebre firma di manifesti cinematografici, che l’ha riletta in Sedotta e abbandonata.
Le due giurie delle sezioni soggetti cinematografici e musica da film – presiedute da Enrico Vanzina e Giuliano Taviani – hanno decretato i vincitori della quinta edizione del Premio Luciano Vincenzoni 2019, intitolato alla memoria del celebre sceneggiatore e soggettista trevigiano, riservato agli autori under 35, con cui si vuole mettere in luce i giovani talenti della scrittura per il cinema italiano. Soggetti cinematografici, sezione A generale “a tema libero”: su 111 lavori a concorso, il primo premio va a Zazie torna in Africa di Giovanni Grandoni di Cartoceto (PS), diplomato all’Accademia di Cinema Griffith nei corsi di regia, fotografia e sceneggiatura. Menzione speciale a Il sistema linfatico, firmato da Stefania Scartezzini di Civizzano (TN) ed Eleonora Piazza di Roma.
Sezione B “Una storia Italiana”, dedicata ad Alberto Sordi, interprete di film sceneggiati da Vincenzoni: tra i 24 soggetti attinenti al genere commedia, il primo premio viene attribuito a La musica è finita di Marco Marrapese di Calvi (BN), che lavora come sceneggiatore e aiuto regista per documentari e film destinati alla televisione.
Sezione C Musica: il bando richiedeva la creazione di un brano musicale originale, composto per commentare la scena finale del film La Grande Guerra di Mario Monicelli, alla cui sceneggiatura partecipò anche Luciano Vincenzoni. Tra le 14 partiture e video a concorso, la giuria ha assegnato il primo premio ex aequo a Paolo di Rocco, di Teramo, ed a Enrico Dolcetto da Argenta (FE). Menzioni speciali a di Maria Chiara Casà di Bronte (CT) ed a Simone Blasioli di Scafa (PE).
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci