Si svolge online, in visione gratuita sulla piattaforma MyMovies.it, dal 15 al 18 aprile l’undicesima edizione de Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale, organizzato da ASL Roma 1 e Roma Capitale al Museo MAXXI. Il direttore artistico Franco Montini e il direttore scientifico Federico Russo propongono corti e lungometraggi con uno sguardo panoramico, rispettoso, coraggioso e attento a un pubblico sempre più sensibile alle problematiche della salute mentale.
Il festival consegnerà il Premio LO SPIRAGLIO Fondazione Roma Solidale Onlus – che ogni anno viene assegnato ad un cineasta che si sia particolarmente distinto nell’impegno sui temi della salute mentale – a Claudio Santamaria, attore che spesso nei suoi ruoli si è confrontato con il disagio psichico.
In concorso 8 lungometraggi e 19 corti cje spaziano dal documentario alla fiction, dal drammatico alla commedia, dal surreale all’animazione. Tra i lungometraggi storie di emigrazione, come I borghesi di Calais – L’ultima frontiera dello spagnolo Jesús Armesto, sulle disumane condizioni vita nella cosiddetta giungla della città francese, dove più che i problemi pratici, a essere drammatica è la condizione psicologica per l’assenza di ogni speranza. Storie di migranti che hanno raggiunto il nostro paese sono protagoniste in Ci sarà una volta di Paolo Geremei, mentre Non fare rumore di Alessandra Rossi e Mario Maellaro rievoca la vita nascosta e clandestina, senza scuola e senza rapporti sociali, a cui sono stati costretti fino a pochi anni fa i figli dei lavoratori italiani stagionali in Svizzera. Quindi Marasma di Luigi Perelli, documentario drammatico sulle disumane condizioni della vita nei manicomi degli esseri più deboli e indifesi: donne e bambini, sottoposti, prima dell’approvazione della Legge Basaglia, a punizioni e immotivati elettroshock. Ancora, il viaggio spiazzante nella disabilità mentale raccontato nel doc Siamo tutti matti di Domenico Iannacone e Luca Cambi. Una puntata speciale di ‘Che ci faccio qui’, in onda su Raitre, ambientata in un luogo straordinario: il Teatro Patologico di Roma, fondato da Dario D’Ambrosi. Come stanno i ragazzi di Alessandro Tosatto e Andrea Battistuzzi racconta di come il suicidio sia la seconda causa di morte tra gli adolescenti in Italia. Nonostante questo, i disturbi psichiatrici dei ragazzi sono un tabù di cui non si parla. Per oltre un anno i due registi hanno seguito i ragazzi di neuropsichiatria infantile per capire cosa si nasconda dietro questa emergenza crescente. Un viaggio tra autolesionismo, anoressia, tentativi di suicidio e rapporto con la tecnologia.
L’evento speciale è dedicato alla serie Mental, visibile su Rai Play, otto episodi di 25 minuti ciascuno, scritti da Laura Grimaldi e Pietro Seghetti, per la regia di Michele Vannucci, con protagonisti un gruppo di adolescenti con problemi psichiatrici. Sabato 17 aprile se ne parlerà con esperti e psicoanalisti, fra cui la professoressa Paola De Rose, del reparto di Neuropsichiatria dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che ha fornito la propria consulenza professionale per la realizzazione della serie.
Una giuria composta da addetti ai lavori appartenenti all’ambito sociale, psichiatrico e cinematografico assegnerà il Premio Fausto Antonucci di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il Premio Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre di 1.000 euro al miglior lungometraggio. Novità di questa edizione, il Premio SAMIFO, che sarà assegnato al film che meglio saprà ritrarre e raccontare aspetti legati all’emigrazione, alla transculturalità e alla diversità.
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