Il Dipartimento Filosofia Comunicazione e Spettacolo – Università Roma Tre in collaborazione con AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico). assegna il premio Immaginari della migrazione globale a Nour Gharbi con il progetto La pecora (punteggio: 88/100).
Il progetto propone un soggetto originale, che evoca in modo efficace e poetico le differenze culturali e religiose, l’abilismo e lo specismo, mostrandone le intersezioni e le risonanze metaforiche. Inoltre, il progetto dimostra grande professionalità e possibilità di realizzazione, ha alle spalle una casa di produzione molto solida e impegnata nel sociale, e un regista che ha dato ampia prova delle proprie qualità.
Il Premio Immaginari della Migrazione Globale, promosso dal Dipartimento in collaborazione con l’AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico), intende sostenere la produzione di un film diretto da un/una regista dal background migrante. Il Premio consiste in un contributo di 3000 euro ai quali si aggiungono attrezzature di ripresa e servizi di postproduzione offerti dal CPA – Centro Produzione Audiovisivi e filmati di repertorio offerti da AAMOD (destinati alla realizzazione del film).
La missione del Premio è quella di incentivare le voci di background migrante ad esprimere la propria sensibilità e visione su un tema così attuale sul quale purtroppo raramente vengono chiamati in causa come autori/autrici della narrazione i soggetti direttamente coinvolti.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci