Ieri 1° dicembre, presso la residenza dell’Ambasciatore italiano a Pechino Alberto Bradanini, si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio Gillo Pontecorvo, conferito dall’Istituto Internazionale per il cinema e dall’Associazione Gillo Pontecorvo, presieduta da Picci Pontecorvo, alla Signora Zhang Xun, già Presidente della China Film Coproduction Co. – l’ente cinese che si occupa del coordinamento delle co-produzioni cinematografiche con i Paesi stranieri – per il contributo offerto da anni al settore della coproduzione cinematografica.
Il premio è stato consegnato dall’Ambasciatore che ha ricordato la figura di Pontecorvo e ha auspicato il rafforzamento della collaborazione tra l’industria cinematografica cinese e quella italiana, di fronte a numerosi invitati, alla stampa cinese ad ai corrispondenti della stampa italiana presenti a Pechino.
“Sono rimasta molto impressionata dall’architettura italiana e dalla sua storia profonda – ha dichiarato ad Agichina, Zhang Xun – Tra i film italiani che mi sono piaciuti di più c’è Nuovo Cinema Paradiso, di Giuseppe Tornatore, un regista che assieme a Gillo Pontecorvo ha influenzato molto il cinema cinese. Abbiamo avuto una cooperazione di successo ai tempi de L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci, ma ora dobbiamo trovare nuove forme di cooperazione per il futuro. Dobbiamo trovare storie che abbiano più a che vedere con la vita quotidiana della persone, storie improntate al realismo narrativo”, conclude Zhang Xun.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci