Vince una donna e vince l’animazione. Il Premio Gianandrea Mutti 2021 va a Valeria Weerasinghe, regista e illustratrice originaria dello Sri Lanka, per un progetto di un film d’animazione: suoi i 18mila euro dello storico (e pionieristico) premio rivolto alle registe e ai registi migranti attivi in Italia, giunto alla 13ª edizione.
La proclamazione domani, venerdì 29 ottobre, alle ore 19.30 al Cinema Lumière della Cineteca di Bologna (Piazzetta Pasolini), nell’ambito della 27ª edizione del festival Visioni Italiane: la cerimonia di consegna del Premio Gianandrea Mutti da parte dei rappresentanti dei partner che danno vita al premio, Laura Traversi e Giampiero Judica (Amici di Giana), Amedeo Siragusa (Fondazione Pianoterra Onlus), Gian Luca Farinelli (Cineteca di Bologna), sarà seguita dalla proiezione del cortometraggio vincitore del Premio Mutti 2020, Nel blu di Mounir Derbal, e da quella del film Il legionario, esordio al lungometraggio di Hleb Papou (presente in sala), miglior regista emergente all’ultimo Festival di Locarno e già vincitore del Premio Mutti nel 2017.
“Grazie all’animazione, la storia personale della protagonista diventa racconto che parla a tutti gli esseri umani: la ricerca dell’identità e la comprensione del mondo sono i temi su cui si sviluppa il racconto attraverso lo stile unico e poetico dell’autrice”. Questa la motivazione con cui la giuria ha scelto il progetto Quercia, Baniano ed Io di Valeria Weerasinghe, racconto una giovane donna che si trova ad intraprendere un viaggio alla ricerca del valore della propria identità culturale, unico strumento per affrontare una realtà fatta di pregiudizio e paura verso il diverso.
Un premio alla creatività (di 2mila euro) andrà poi al progetto Nostoi: diario di un ritorno di due altre registe donne, Carole Oulato e Anne-Marie Ange Sibi, originarie della Costa d’Avorio, che hanno convinto la giuria “proponendo una storia personale che indaga il malessere e la complessa identità di giovani afrodiscendenti cresciute in Italia, sapendo mescolare riferimenti letterali, tradizioni popolari e un omaggio sincero alle associazioni comunitarie”.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci