Il Premio Bookciak, Azione! dedicato al rapporto tra cinema e letteratura, torna per il terzo anno consecutivo alla Mostra di Venezia, ospite delle Giornate degli Autori. L’obiettivo realizzare dei video – massimo tre minuti – ispirati ai romanzi della banca dati (www.bookciak.it) per esprimere gli aspetti emotivi e visionari del testo.
Si tratta di un bookciak: format del tutto sperimentale e innovativo, prossimo ai territori della videoarte, candidato a diventare una quarta di copertina per gli ebook. I video vincitori avranno la vetrina delle Giornate degli autori 2014.
Sono tre i libri della banca dati di Bookciak scelti per il concorso: “Il bambino con le braccia larghe” di Carlo Gnetti (Ediesse editore); “Fratture” di Massimiliano Nuzzolo (Italic editore); “Gobbi come i Pirenei” di Otello Marcacci (Neo Edizioni).
Ogni concorrente potrà scegliere un solo titolo fra quelli selezionati. Sono ammesse opere realizzate con qualsiasi tecnica e formato, anche cellulari. Per partecipare è necessario iscriversi entro e non oltre il 30 giugno. I video dovranno essere consegnati entro e non oltre il 20 luglio su supporto dvd dati.
Alla giuria composta da Ettore Scola, Citto Maselli, Ugo Gregoretti e Gianluca Arcopinto si è unita Lorenza Indovina. In questa edizione un nuovo sponsor si è unito all’iniziativa: Dm Communication che offrirà al primo classificato un noleggio gratuito di una Canon Eos 7D.
Bookciak, la prima piattaforma web dedicata all’incontro tra mondo dell’audiovisivo e mondo dell’editoria, è realizzato grazie ad un progetto speciale del MiBACT, col sostegno di Anica, Apt, Anac e Solinas, e propone i titoli della narrativa italiana più adatti ad essere trasformati in film, fiction, documentari.
"Una pellicola schietta e a tratti brutale - si legge nella motivazione - che proietta lo spettatore in un dramma spesso ignorato: quello dei bambini soldato, derubati della propria infanzia e umanità"
"Non è assolutamente un mio pensiero che non ci si possa permettere in Italia due grandi Festival Internazionali come quelli di Venezia e di Roma. Anzi credo proprio che la moltiplicazione porti a un arricchimento. Ma è chiaro che una riflessione sulla valorizzazione e sulla diversa caratterizzazione degli appuntamenti cinematografici internazionali in Italia sia doverosa. È necessario fare sistema ed esprimere quali sono le necessità di settore al fine di valorizzare il cinema a livello internazionale"
“Non possiamo permetterci di far morire Venezia. E mi chiedo se possiamo davvero permetterci due grandi festival internazionali in Italia. Non ce l’ho con il Festival di Roma, a cui auguro ogni bene, ma una riflessione è d’obbligo”. Francesca Cima lancia la provocazione. L’occasione è il tradizionale dibattito organizzato dal Sncci alla Casa del Cinema. A metà strada tra la 71° Mostra, che si è conclusa da poche settimane, e il 9° Festival di Roma, che proprio lunedì prossimo annuncerà il suo programma all'Auditorium, gli addetti ai lavori lasciano trapelare un certo pessimismo. Stemperato solo dalla indubbia soddisfazione degli autori, da Francesco Munzi e Saverio Costanzo a Ivano De Matteo, che al Lido hanno trovato un ottimo trampolino
Una precisazione di Francesca Cima
I due registi tra i protagonisti della 71a Mostra che prenderanno parte al dibattito organizzato dai critici alla Casa del Cinema il 25 settembre