Premio Amidei a Robert Guédiguian


E’ stata presentata alla stampa la 29 edizione del Premio Sergio Amidei alla presenza di Ettore Romoli, sindaco di Gorizia, Nereo Battello, presidente dell’associazione di cultura cinematografica Sergio Amidei, Antonio Devetag , assessore al Parco Culturale di Gorizia, Giuseppe Longo, direttore artistico del Premio e Roy Menarini, che cura progetto artistico e retrospettive.

Ancora una volta, il festival permetterà ai partecipanti di parlare di scrittura per il cinema attraverso retrospettive, tavole rotonde, incontri con sceneggiatori, registi, critici di  fama.

 

L’edizione 2010 vede per la prima volta l’Ambasciata francese accordare il suo patrocinio al festival goriziano in occasione del Premio Opera d’Autore conferito al grande regista e sceneggiatore Robert Guédiguian. Una collaborazione che si ripeterà anche per l’edizione 2011 in occasione dei festeggiamenti per i trent’anni di attività del Premio, che prevederà una retrospettiva dedicata a Truffaut. Il prossimo anno ricorrerà infatti il trentennale de La signora della porta accanto.

Per l’edizione di quest’anno, è affidato al delicato rapporto tra vecchie e nuove generazioni e al difficile compito di raccontare spaccati di storia con linguaggio rispettoso e contemporaneo il compito di tracciare il fil rouge che lega i dieci giorni di festival. Il macro-tema è “Il cinema e il testimone”. L’Amidei inaugurerà la lunga serie di proposte con la proiezione de L’uomo che verrà (2009) di Giorgio Diritti sulla strage di Marzabotto, per chiudere il 1° agosto con un evento speciale, la proiezione de Il concerto di Radu Mihaileanu che racconta un caso di antisemitismo nell’Urss stalinista.

In mezzo molte alte proposte in grado di rispondere alle domande lanciate dal tema: dagli ebrei erranti di Casiraghi e Naziskino fino all’anteprima nazionale assoluta de L’Armée du Crime, ultimo film del Premio Opera d’Autore 2010 Robert Guédiguian dedicato alle forme di resistenza attuate delle vittime della persecuzione antiebraica in Francia.

Cuore del festival sarà come d’abitudine il concorso per la Migliore Sceneggiatura Internazionale che vedrà in lizza le dieci sceneggiature più interessanti dell’ultima stagione cinematografica selezionate dalla giuria del Premio composta dagli sceneggiatori Suso Cecchi D’Amico e Francesco Bruni, dai registi Franco Giraldi, Giuseppe Piccioni, Ettore Scola, dall’attrice Giovanna Ralli, dalla produttrice Silvia D’Amico e dal nuovo giurato d’eccezione, il regista Marco Risi.

Cosmonauta per la regia di Susanna Nicchiarelli e la sceneggiatura della stessa Nicchiarelli e Teresa Ciabatti, Dieci Inverni di Valerio Mieli con la sceneggiatura di Valerio Mieli, Isabella Aguilar, Davide Lantieri, Soul Kitchen di Fatih Akin, Welcome di Philipe Loiret non sono che alcuni dei titoli che si contenderanno il premio, accomunati dal tema “La civiltà e il lavoro” per l’attenzione riservata alla difficile e affannosa ricerca di un’identità lavorativa che contraddistingue la società contemporanea.

 

Le proposte non si esauriscono qui. Sono cinque infatti le sezioni tematiche di approfondimento che indagano i diversi aspetti della scrittura per il cinema, alcune diventate un appuntamento annuale fisso, altre rappresentano un’assoluta novità sottolineando lo spirito di ricerca e di contemporaneità del festival goriziano. C’è La scrittura dell’immaginario. Gli Anni Sessanta, con l’innovativa proposta “ScreenSaver Open Video Projects in Amidei”, a cura di Sarra Brill, direttrice di Open Video Projects e Atemporarystudio. Per la centralità dell’argomento, grande spazio nella programmazione viene dato a Film and reality: Naziskino Ugo Casiraghi, sezione che espande lo sguardo a quel cinema nato dalla realtà e del suo aspetto più drammatico. Studioso del rapporto tra il cinema e il nazismo, spaziando dal cinema di propaganda al cinema degli ebrei tedeschi, Casiraghi ha condotto un’indagine capillare emersa attraverso opere e produzioni molto diverse ma legate da uno sguardo unitario nel quale la scrittura si mette a servizio della memoria. Alla base della retrospettiva è il lavoro del celebre critico di cui il Premio Amidei pubblica l’opera postuma, ‘Naziskino’ appunto, per le edizioni Lindau, a cura di Lorenzo Pellizzari.

Con l’intenzione di sottolineare la grande risorsa tecnica e scientifica in ambito di restauro e recupero di pellicole presente a Gorizia, Spazio OFF. Nuovo documentario in Italia è curato, quest’anno, dal laboratorio di preservazione e restauro del film e degli audiovisivi La Camera Ottica (DAMS Cinema, Università degli Studi di Udine) e da Home Movies Archivio Nazionale dei Film di Famiglia, specializzato nel restauro di pellicole amatoriali, molte risalenti agli anni Venti e Trenta. Saranno presentate alcune pellicole presenti nell’Archivio di Home Movies, con l’intenzione di rendere conto della qualità e dell’interesse di materiali inediti girati oltre 80 anni fa. I documenti qui non vengono rielaborati, ma presentati con alcune indicazioni utili alla loro contestualizzazione

 

“La scrittura breve”, quinta ed ultima sezione, diventa, a partire da questa edizione del Premio “Sergio Amidei” 2010, Indicazione Cinematografica Tipica.

A concludere la carrellata ci sono diversi eventi collaterali, eventi speciali, concerti e iniziative che coinvolgono la città di Gorizia in modo capillare, con partecipazioni a livello Istituzionale che permettono di creare un circuito anche a livello turistico, di offerta e di valorizzazione del territorio.

 

Si ricordano poi due approfondimenti: l’ omaggio a Tullio Kezich e quello a Furio Scarpelli.
Inoltre verranno presentati due documentari che si distinguono per la particolarità del contenuto:
L’immagine irraggiungibile (L’opera di Carl Michelstaedter)(1992), documentario sul filosofo, poeta, artista goriziano Carlo Michelstaedter, scritto e diretto da Antonio Devetag, riproposto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia in occasione dal centenario della morte. La proiezione anticipa la mostra Far di se stesso fiamma. Carlo Michelstaedter (1887-1910), che aprirà al pubblico il 17 ottobre 2010, presso le sale espositive della Fondazione.

E’ realizzato da un gruppo di 9 studenti, accomunati dalla passione per il cinema, il documentario sperimentale Scordati per Progetto Funes.

Altra mostra d’arte è Un po’ di brodo e due pere, opere di Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore, a cura di Annalia Delneri e Federico Santini che inaugura il 15 luglio nell’ Atrio del Comune di Gorizia, a cui si aggiunge la doppia mostra personale dell’artista Debora Vrizzi ARMORY# Unsuitable & Un-happy Ending.

Per chiudere la carrellata in musica, il Concerto dell’Orchestra Fil(m)armonica di Mossa. Diretta da Fabio Persoglia, l’Orchestra si esibirà dal vivo proponendo un programma che spazia tra le più belle musiche per film realizzate da grandi autori come Elmer Bernstein, John Williams, Ennio Morricone, James Horner, fino a Louis Armstrong.

Il Premio Sergio Amidei 2010 è realizzato dal Comune di Gorizia Assessorato al Parco Culturale, dall’ Associazione di Cultura Cinematografica “Sergio Amidei”, dall’
UniversitaÌ degli Studi di Udine DAMS Cinema di Gorizia, in collaborazione con
la Camera di Commercio I.I.A. di Gorizia, con il contributo della
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Fondazione della Cassa di Risparmio di Gorizia e della Provincia di Gorizia e con il patrocinio dell’ Ambasciata di Francia in Italia servizio culturale.

autore
16 Luglio 2010

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