È in edicola dal 31 agosto l’attesissima Power List del Cinema Italiano realizzata da Ciak, il mensile edito da Visibilia e diretto da Piera Detassis, e dal periodico specializzato Box Office, editoriale Duesse diretto da Stefano Radice. La Top 50 dei protagonisti che contano nell’industria cinematografica tricolore, divisa fra le star (Talents) e coloro che stanno dietro le quinte (Professionals) segnala anche autori In Pole Position, una previsione per la prossima stagione cinematografica.
Dall’estate 2015 all’estate 2016 la concentrazione degli incassi sul tornado Checco Zalone, che con Quo vado? ha incassato 65 milioni di euro battendo ogni record precedente, dà un nuovo assetto a tutta la nostra classifica dei protagonisti che contano nel cinema italiano. C’è chi sale e chi scende, con qualche conferma e parecchie new entry a sorpresa sia tra gli artisti che tra i professionisti del settore. Sul podio lo seguono Paolo Genovese, che con Perfetti sconosciuti ha incassato più di 17 milioni di euro e riportato la commedia fra i grandi premi italiani, e Paolo Sorrentino che, pur assente dal grande schermo in questa stagione, è attesissimo alla Mostra del Cinema di Venezia con il suo debutto nella serie televisiva con The Young Pope.
Nonostante rimangano al di sotto degli incassi ottenuti con i film precedenti, si piazzano in classifica anche Carlo Verdone, che balza dal 12° al 4° posto, Paolo Virzì (5°) e Leonardo Pieraccioni (10°). Tra le new entry più significative si segnalano Gabriele Mainetti (7°), grazie allo strepitoso esordio con Lo chiamavano Jeeg Robot col quale ha vinto la sfida di riportare il cinema di genere italiano al grande pubblico, e Stefano Sollima (8°), l’unico regista ad aver dominato la scena sia in televisione che al cinema con Gomorra – La serie e Suburra.
Tra gli interpreti invece i nuovi volti della Top 50 sono Luca Marinelli (20°) e Alessandro Borghi (25°), strepitosi in coppia in Non essere cattivo, ma anche forti dei successi personali rispettivamente di Lo chiamavano Jeeg Robot e Suburra. Tornano in classifica dopo qualche anno di assenza anche Stefano Accorsi (17°) per Veloce come il vento, Antonio Albanese (23°), con Verdone in L’abbiamo fatta grossa, Valerio Mastandrea (19°) anche come produttore di Non essere cattivo e Gabriele Muccino (18°) con la sfida del ritorno da Hollywood, mentre si confermano tra i Top 50 anche quest’anno Christian De Sica (6°) e Lillo e Greg (9°), protagonisti delle sfide di Natale, Marco Giallini (12°), che guadagna cinque posizioni, Edoardo Leo (15°), Alessandro Gassmann (21°) e Matteo Garrone (22°).
Infine, sono solo cinque le donne in classifica e tutte attrici: Sabrina Ferilli (11°), Paola Cortellesi (13°) forte anche del ritorno su RaiUno con lo show Laura&Paola, Micaela Ramazzotti (14°) e Valeria Bruni Tedeschi (24°), indimenticabile strana coppia di La pazza gioia, e Margherita Buy (16°).
Due “fenomeni” hanno caratterizzato la stagione cinematografica dal punto di vista “industry”: il clamoroso successo di Quo vado? e la stesura della nuova legge cinema. La parte professionals dei Top 50, non poteva non tenerne conto. Così al primo posto sale Pietro Valsecchi che, con la sua Taodue, ha prodotto il film con Checco Zalone che ha superato i 65 milioni di euro.
Al secondo posto abbiamo l’ex aequo tra Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, e Giampaolo Letta, vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film. Rai Cinema continua ad essere punto di riferimento imprescindibile per i produttori mentre Medusa ha sfondato il tetto dei 100 milioni di milioni di box office grazie a Quo vado? e al grande successo di Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese (17 milioni).
Ruocco è scrittore, giornalista, attore, documentarista, organizzatore di eventi. Dal 2012 fa parte dello staff organizzativo del Fantafestival e dal 2020 è parte del comitato editoriale di Heroes International Film Festival
Raccontare il cinema italiano attraverso le voci dei produttori. E’ l’idea che guida “Champagne e cambiali”, il volume di Domenico Monetti e Luca Pallanch, uscito in questi giorni in libreria con Minimum Fax in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia
L'autore Gianfranco Tomei insegna Psicologia Generale, Sociale e della Comunicazione presso la Sapienza di Roma. E' esperto di linguaggi audiovisivi e multimedialità e autore di romanzi, cortometraggi e documentari
Il termine ‘audiodescrizione’ non è ancora registrato nei vocabolari e nelle enciclopedie. Nell’editor di testo di un computer viene sottolineato in rosso, come un errore. Una parola che non esiste, un mare inesplorato. Di questo e di tanto altro si è parlato alla presentazione del libro di Laura Giordani e Valerio Ailo Baronti dal titolo “Audiodescrizione. Il Signore degli Anelli. La compagnia dell’AD” (edito da Hoppy) che si è tenuta ieri alla Casa del Cinema di Roma