Placido accusa, Avati replica

“E’ possibile che un film vada a Cannes solo se è morettiano?”. La polemica parte da Michele Placido, che ha sparato a zero sulla quasi assenza di opere italiane in concorso alla kermesse francese chiamando in causa il regista vincitore della Palma d’Oro per La stanza del figlio.
Le accuse sono state lanciate a margine della presentazione del Posto dell’anima di Riccardo Milani, visto per ben tre volte dai selezionatori di Cannes e infine rifiutato, come ha spiegato il produttore Lionello Cerri. “Come mai – si chiede ancora Placido – Muccino e Ozpetek non sono in concorso? Proprio nel momento in cui il pubblico italiano ha riacquistato fiducia in noi! Mentre l’unico a entrare in competizione, Pupi Avati, ricopre una carica istituzionale”.
Pronta la replica dell’autore di Il cuore altrove: “Sono dispiaciuto che non siano stati presi altri film italiani, come ho dichiarato da subito. Ma io non sono il selezionatore di Cannes. E chi conosce i meccanismi di selezione di questo festival sa che non è possibile interferenza alcuna”.