Più che mai in 3D le feste dei ragazzi


Babbo Natale porta quest’anno un “regalo” d’eccezione. Con l’esclusione de L’esplosivo piano di Bazil di Jean-Pierre Jeunet, in sala con Eagle, tutti i film per ragazzi in sala quest’anno nel periodo festivo sono rigorosamente in 3D.

Ma partiamo proprio dalla “renna nera”, perché si tratta dell’opera che, a causa della sua tradizionalissima tecnica in due dimensioni, rischia di essere maggiormente e ingiustamente sottovalutata: il film di Jeunet, autore, lo ricordiamo, anche di Delicatessen, La città perduta e Il favoloso mondo di Amèlie, è un’interessante, grottesca e poetica parabola a favore della diversità e contro i fabbricanti d’armi, che può essere gradevole sia per i ragazzi che per i genitori.

 

Più tradizionale invece Le avventure Di Sammy, sempre di Eagle, che andrà in sala il 22, storia animata e stereoscopica di un tartarughino che, spingendosi faticosamente verso il mare poco dopo essere venuto al mondo su una spiaggia della California, attraversa l’oceano per ritrovare l’amore della sua vita, rendendosi ben presto conto di come gli umani stiano recando danno al pianeta. Già in sala lo scoppiettante Megamind 3D di Dreamworks, distribuito da Universal. Diretto ai teenager e agli appassionati di fumetti, il film, realizzato in computer graphic, si basa sulla vicenda di un supercattivo alieno che si trova a dover fare i conti con la morte – causata da lui stesso – dell’arcinemico Metro Man. Tolto di mezzo l’eroe, starà a lui salvare il mondo da una minaccia ancora più pericolosa. Una parodia dei film di supereroi molto ben realizzata, che fa anche riflettere sulla relatività dei concetti di bene e di male.

Diretta rivale della Dreamworks è da sempre il colosso Disney, che anche quest’anno non mancherà di scaldare i cuori di grandi e piccini con la “tradizionale” fiaba animata. Si tratta di Rapunzel, adattamento di un celebre racconto dei Fratelli Grimm con protagonista una principessa dai lunghi capelli, dorati e magici. Se abbiamo messo il termine “tradizionale” tra virgolette, c’è un motivo: il film in effetti propone diverse soluzioni narrative innovative e moderne. Rapunzel, lungi dall’essere soltanto una passiva donzella in pericolo, può usare i suoi capelli come un vero e proprio super potere, per aggrapparsi a una sporgenza e gettarsi nel vuoto come Spider-Man o per intrappolare i suoi nemici come Batman, e inoltre è alle prese con un conflittuale rapporto con la sua matrigna, proprio come potrebbe capitare a una teenager di oggi. In sala già dal 26 novembre, naturalmente anche in 3D.

Non è prodotto da Disney, che aveva curato gli episodi precedenti, il terzo capitolo de Le cronache di Narnia. Il viaggio del veliero, realizzato da Fox, che cavalca l’onda del 3D utilizzandolo per la prima volta per la saga tratta dai libri per ragazzi di C.S. Lewis. Fedele all’originale letterario, il Narnia cinematografico sciorina ancora una volta sullo schermo quantità abbondanti di animali parlanti e parabole cristiane, per due ore e mezza di magico intrattenimento che più natalizio non si può.

Per dovere di cronaca, citiamo anche la presenza in sala di Harry Potter e i doni della morte – parte 1 di Warner. Uscito il 19 novembre, il film non è in stereoscopia e nemmeno propriamente per ragazzi: il maghetto è cresciuto, e ora si trova costretto ad affrontare situazioni drammatiche, violente, conflittuali e in certi casi anche spaventose. Ma nessuno dubita che i pargoli vorranno ugualmente vederlo, per cui, se proprio insistono, è bene accompagnarli.

Per ragazzi “cresciuti” è invece Tron Legacy, ancora una produzione Disney in arrivo il 29 dicembre. Atteso sequel di un classico sci-fantasy degli anni ’80, tra i primi film a far uso di computer graphic, la pellicola riprende la storia del tecnico di programmazione Jeff Bridges intrappolato per un incidente all’interno di un mondo virtuale. Sarà suo figlio, interpretato da Garret Hedlund, a gettarsi all’interno del programma per tentare di rintracciarlo. Diretto da Joseph Kosinski e prodotto da Steven Lisberger, regista del Tron originale, Tron Legacy offre vagonate di suggestivi effetti computerizzati, una doppia versione di Jeff Bridges, che interagisce con un suo alter ego più giovane, ricreato al pc, e la strepitosa colonna sonora dei Daft Punk. Le scene stereoscopiche si alternano a un canonico 2D, sottolineando il passaggio da un mondo all’altro.

Il 3D è dunque definitivamente consacrato come nuova frontiera dell’intrattenimento per famiglie? Staremo a vedere. I prezzi di ingresso per le proiezioni stereoscopiche sono ancora piuttosto alti, e se la famiglia è numerosa possono diventare davvero proibitivi. Molti, dunque, preferiscono ancora la classica proiezione in 2D. Dopotutto, la strenna di Babbo Natale non è proprio “regalata”.

autore
20 Dicembre 2010

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