SORRENTO – Dopo la festosa apertura di ieri sera, le Giornate Professionali entrano nel vivo con una fitta serie di convention, occasione anche per riflettere sulla non certo facile situazione dell’esercizio in Italia negli ultimi due anni. Ma a tirar su il morale di distributori ed esercenti ci pensano gli spiritosi ospiti di oggi, tra cui Pino Insegno, chiamato a ‘supportare’ – pur senza essere protagonista di alcun film in listino la line-up – di Eagle Pictures. “La vita non è un film – dice scherzosamente l’attore e doppiatore – perfino nel mondo di Twilight l’unico esercente di sala ha chiuso: tanto sono tutti vampiri e Lupi Mannari e al cinema non ci vanno!”
Tempi duri, insomma, concetto che ha accompagnato anche i rapidi saluti di apertura lavori, prima di lasciare spazio alla convention Universal che ha di fatto occupato gran parte della mattinata. “Negli ultimi due anni – ha detto Carlo Barnaschi per ANEM – le cose sono andate storte. Il 10% lo abbiamo perso lo scorso anno e quest’anno purtroppo ci aspettiamo un altro calo analogo. Mettiamoci la necessità di investire nel passaggio al digitale, appare chiaro che un 2013 negativo non possiamo permettercelo, non ci possono essere ‘buchi’ in cui si resta senza prodotto”. Dello stesso avviso Lionello Cerri, presidente di ANEC, che sottolinea anche l’importanza di lavorare con scuole medie e superiori, associazioni e istituzioni, per definire insieme il cinema del futuro, e Richard Borg, presente naturalmente anche in veste di managing director di Universal, che da quest’anno – lo ricordiamo – perde la distribuzione di Dreamworks ma guadagna quella di Filmauro. “Ciò che conta sono sempre i film – dice Borg – ed è giusto supportarli, come stiamo facendo, anche ammorbidendo un’atmosfera tra le categorie professionali che negli ultimi anni è stata inutilmente tesa”.
La sua line-up è di quelle forti, a partire dal 3 gennaio con il rilascio del thriller action con Tom Cruise Jack Reacher, di cui vengono mostrate alcune clip. Il 28 marzo ci attende G.I. Joe – La vendetta, sequel del toy-movie con Bruce Willis che guadagna nel cast Channign Tatum e Dwayne Johnson, protagonista anche di Pain & Gain di Michael Bay, assieme a Mark Whalberg, ambientato nel mondo delle palestre e degli steroidi. Bay è tra l’altro impegnatissimo anche su altri fronti: per l’estate 2014 è atteso Transformers 4 mentre per il Natale dello stesso anno possiamo aspettarci il primo capitolo di Teenage Mutant Ninja Turtles, altra serie sempre legata a bambolotti anni ’80 su cui il regista ha messo le mani. Successo annunciato il musical Les Misérables con Hugh Jackman, Anne Hathaway, Russell Crowe e Amanda Seyfried, in odore di nomination all’Oscar e opportunamente posizionato al 31 gennaio. E ancora lo Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow sulla cattura di Bin Laden, il thriller Flight con Denzel Washington, l’horror La Madre prodotto da Guillermo Del Toro, il kung-fu movie L’uomo con i pugni di ferro esordio alla regia del rapper RZA (con Lucy Liu e ancora Crowe). Il chilometrico rullo si interrompe con la commedia Io sono tu e il kolossal Anna Karenina, tratto da Tolstoj con Keira Knightley, per far spazio sul palco a Luigi e Aurelio De Laurentiis, che non manca di sottolineare, con la consueta vis polemica – meno accentuata rispetto a quella che mostrò durante l’edizione estiva delle Giornate…, a Riccione – che “è sempre bello incontrarsi qui vicino a Natale e far finta che vada tutto bene, ma da gennaio dobbiamo scendere sul piede di guerra e far sentire la nostra voce, anche per il governo che verrà, su temi fondamentali come quello della pirateria online”. Nel listino pezzi da novanta come The Last Stand, ritorno in versione ‘assolo’ di Arnold Schwarzenegger, Jobs con Ashton Kutcher sulla vita del genio creatore di Apple, Il terzo tempo dedicato al mondo del rugby e il Disconnect già visto a Venezia, sull’impatto di Internet in ambito di rapporti interpersonali.
Ma nell’immediato futuro c’è naturalmente Colpi di fulmine, ‘erede’ della tradizione del cinepanettone che varia la formula decontestualizzandola dalle feste natalizie – “Tanto ormai ce lo copiano tutti, compreso Fabio De Luigi”, dice ancora De Laurentiis – e puntando più sui sentimenti che sulla volgarità.
Presenti sul palco i protagonisti, da Christian De Sica che lo definisce “un omaggio al cinema di papà, come un Pane, amore e fantasia di oggi”, a Anna Foglietta e Luisa Ranieri, al bravissimo ‘mimo’ Simone Barbato, a Lillo & Greg che si producono anche in un simpatico sketch live che strappa tanti applausi.
Poi ripartono a pioggia i trailer: il fantasy Oblivion con Morgan Freeman e ancora Tom Cruise, il fanta-amoroso Ancora questione di tempo, il supereroistico alternativo Kick-Ass 2, La Fine del Mondo con la coppia Simon Pegg/Nick Frost (L’alba dei morti dementi), il remake di Old Boy made in Spike Lee, il sequel di Hunger Games La ragazza di fuoco e quello di Stark Trek Into Darkness, sempre per la firma di J.J. Abrams, R.I.P.D. con Ryan Reynolds e Jeff Bridges poliziotti fantasma a caccia di anime perdute, Fast & Furious 6 con il ritorno di Vin Diesel, Brad Pitt contro gli zombi in World War Z, il secondo capitolo di Cattivissimo me.
A Eagle Pictures spetta aprire la seconda parte della mattinata, con le parole di Marco Lombardo che invitano alla ricerca di un prodotto “di qualità ma anche originale, perché la ripetitività non spinge lo spettatore ad andare in sala. Inutile saturare il mercato, e se i film hanno bisogno di tempo, concediamoglielo”. Il listino presentato si dimostra coerente con le sue parole, a partire dalle due colonne portanti, Cloud Atlas, intreccio di storie nel corso dei secoli (compresi quelli futuri) a opera dei fratelli Wachowski di Matrix, e The Impossible sulla storia di un uomo che riesce a ricomporre la sua famiglia vittima dello tsunami. Entrambi sono supportati da cast importanti: Tom Hanks e Halle Berry il primo, Ewan McGregor e Naomi Watts il secondo. Eagle deve tra l’altro affrontare la fine di uno dei suoi franchise più redditizi, la saga di Twilight, e lo fa proponendo ben due potenziali eredi, Beautiful Creatures, che gli assomiglia nei toni, e The Host che ha la medesima origine, la penna della scrittrice Stephanie Meyer. E poi ci sono il Silver Linings Playbooks premiato a Toronto e Torino, il cartoon avventuroso Taddeo Jones – L’ultimo esploratore, il dramma politico The Reclutant Fundamentalist, l’horror The House at the end of the street, il fanta-action Shadowhunters – La città di ossa e Sammy 2, ritorno della tenera tartarughina dal grande successo.
Chiude la mattinata la convention di Officine Ubu, per la quale presenziano sul palco Pappi Corsicato e Laura Chiatti, regista e protagonista de Il volto di un’altra, sui paradossi della chirurgia estetica: “Ho scelto Laura proprio per il suo aspetto – specifica il regista – l’assurdità sta proprio lì, non accettarsi non ha a che fare con l’effettiva avvenenza”. La coraggiosa casa diretta da Franco Zuliani presenta nel listino anche la commedia 2 giorni a New York, con Vincent Gallo, il drammatico A Lady in Paris e il vincitore del premio miglior sceneggiatura a Venezia, Après-Mai di Olivier Assayas, ribattezzato per il mercato italiano Qualcosa nell’aria.
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