PESARO – Il pubblico pesarese del cinema in Piazza, prima della proiezione del film serale, ha l’occasione di gustare le pillole realizzate dall’Archivio del Luce in occasione dei 90 anni dell’Istituto di Via Tuscolana. Si tratta di un’antologia di sette filmati legati al territorio che coprono un arco temporale che parte nel 1931 e arriva al 1969 attraverso le riprese dei celebri Cinegiornali. Scene di vita cittadina, momenti della stagione balneare, feste di piazza e sagre, come quella dell’aquilone, una colonia estiva durante in Ventennio, si succedono, fino ad arrivare alla storia più recente, con l’entrata in scena della Mostra del Nuovo Cinema, ripresa nella sua terza edizione, quella del 1967, con Silvano Agosti premiato per Il giardino delle delizie. Un “punto Luce” che il principale archivio audiovisivo italiano, recentemente entrato nel registro Memory of the World dell’Unesco, riproporrà anche alla Mostra del Cinema di Venezia. E sempre sull’onda della nostalgia, il festival di Pesaro propone anche un filmato realizzato con materiali delle Teche Rai sulla sua storia, dagli anni ’60, attraverso i ’70 e fino al 2000. Tanti i personaggi che scorrono nelle immagini, da Pasolini a Jack Nicholson, da Bernardo Bertolucci a Nelson Pereira dos Santos. E non mancano le riprese delle cariche della polizia nel ’68.
Il maestro georgiano Otar Iosseliani ha tenuto a Pesaro una lezione di cinema in cui ha mostrato una certa amarezza per la “tragica caduta di qualità e mancanza di pensiero del cinema contemporaneo in un mestiere che sta diventando sempre più piatto e pieno di cliché”. In questa intervista gli abbiamo chiesto di parlarci del suo rapporto con la censura e della possibilità di tornare a lavorare in Georgia: "Sarebbe immorale togliere finanziamenti ai giovani registi"
Il vincitore del Premio Lino Miccichè è l’indiano Liar’s Dice, opera prima di Geethu Mohandas, un road movie atipico nel quale madre e figlia intraprendono un difficile viaggio verso Nuova Delhi, in compagnia di un disertore dell’esercito che guida le due alla ricerca del padre scomparso. Gli spettatori della “piazza” hanno votato per il Premio del Pubblico I ponti di Sarajevo, film collettivo realizzato per commemorare i cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale con l’attentato all'Arciduca Francesco Ferdinando avvenuto nella città bosniaca
Il montatore Marco Spoletini e il musicista Daniele Sepe hanno collaborato a The Fall from Heaven di Ferit Karahan, due storie parallele tra il Kurdistan e Istanbul, in concorso a Pesaro
In concorso a Pesaro I resti di Bisanzio, che ci mette di fronte alla decadenza di una terra, alla non identità di personaggi e luoghi. Per l'artista, al suo primo lungometraggio: "Lo stereotipo del Salento ha prodotto danni irreparabili, questo territorio è stato completamente stravolto". E sulla possibilità di una distribuzione per il suo film: "E' un messaggio nella bottiglia, arriverà dove arriverà"