Pietro Mascagni e il sigaro toscano

Rivive dai materiali del Luce il compositore livornese famoso per la "Cavalleria rusticana" (amata da Coppola e Scorsese) e per la passione per il fumo


Rivive dai materiali del Luce, spesso con l’inseparabile sigaro tra le dita o tra le labbra, Pietro Mascagni, pop star ante litteram, già famosissimo grazie alla sua prima opera, Cavalleria Rusticana, composta a meno di trent’anni nel 1890 e mai eguagliata. Gli rende omaggio, per i 150 anni dalla nascita, Denis Krief con un film-performance realizzato grazie alle Manifatture Sigaro Toscano che hanno creato un sigaro d’autore dedicato proprio al compositore livornese, dopo quelli in onore di Garibaldi, Modigliani e Soldati. Immagini degli anni ‘30 e ‘40, il musicista al pianoforte, la sua voce alla radio, l’arrivo a New York del Transatlantico Rex, le tappe italiane, Livorno, Cerignola, Roma nel momento della nascita dei Fori Imperiali e dello sventramento di Borgo (il fascismo getta la sua ombra lunga), Milano, e poi Vienna, San Francisco, Rio, Buenos Aires… Un globe-trotter amatissimo dal cinema, specie quello italo-americano: l’intermezzo della Cavalleria Rusticana e quello del Guglielmo Ratcliff, la Barcarola del Silvano, dominano la scena in Toro scatenato di Scorsese, anticipando già sui titoli di testa eroismi e cadute nella vicenda del Toro del Bronx Jake LaMotta. Quelle note, con altre pagine meno conosciute, del Nerone e dell’Iris, hanno condensato il personaggio Mascagni nella performance visivo-sonora: il film (realizzato con l’apporto fondamentale di Nicola Calocero) era proiettato sulle pareti di velo di un cubo allestito nella sala affrescata da Pietro da Cortona a Palazzo Barberini, dove si è svolta la serata di gala. E non poteva mancare il concerto con il soprano Anna Caterina Antonacci, accompagnata al piano da Francesco Libetta (arie da L’amico Fritz e altre).
Nel collage scorre il potente finale del Padrino di Coppola con la strage sulle scale del Teatro Massimo di Palermo, il meno noto Rapsodia satanica di Nino Oxilia (1917), film muto che fu musicato da Mascagni stesso: non tutti sanno che fu lui il primo compositore in Italia a firmare una colonna sonora, sincronizzandola con le scene, lavoro che definì, a quanto pare, “lungo, improbo e difficilissimo”. Ma infine si torna a parlare di fumo: ”Un buon sigaro Toscano è sempre fonte di buone ispirazioni”, amava dire il livornese che, viaggiando per il mondo tra Ottocento e Novecento, attraverso l’Atlantico, non mancava mai di portare con sé un’adeguata scorta per non restare senza in epoca pre-gobalizzazione. Intanto su Mascagni pare sia in arrivo anche un film voluto espressamente dal comitato promotore (www.pietromascagni.com

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26 Settembre 2013

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