Piemonte, l’unione fa la forza

Edizione ricca di risultati per il cinema piemontese con sette film nati nell'ambito del TorinoFilmLab e due titoli sostenuti da Film Commission Torino Piemonte


CANNES – Bilancio molto positivo per il sistema cinema piemontese al 69° Festival di Cannes, tanto che i vertici di Torino Piemonte Film CommissionTorinoFilmLab hanno voluto convocare i giornalisti all’Italian Pavilion per festeggiare i risultati di un 2015 che Paolo Manera ha definito “straordinario”: due film al festival sostenuti da FC e FIP (Fondo Investimenti Piemonte), 7 passati per il Laboratorio. Torino è stata location naturale per Fai bei sogni di Marco Bellocchio, ispirato al romanzo del giornalista de La Stampa Massimo Gramellini, ambientato proprio nella città subalpina – film che tra l’altro ha avuto la consulenza di FIP Film Investimenti Piemonte sul tax credit esterno attraverso il coinvolgimento dell’azienda Pizzarotti spa, una delle principali realtà italiane nel settore edile. La lavorazione del film ha coinvolto 26 professionisti piemontesi, e ha prodotto una ricaduta sul territorio stimata in circa un milione di euro. E anche il friulano Comodin ha trovato nelle valli del Cuneese risonanze profonde con i luoghi in cui è ambientata la sua opera seconda, selezionata dalla Semaine. I tempi felici verranno presto è stato girato in provincia di Cuneo per 5 settimane alla fine dell’estate 2015, utilizzando una troupe quasi del tutto locale e producendo una ricaduta di più di 600.000 euro.  

Per Paolo Damilano (presidente del Museo Nazionale del Cinema e della FC) ha funzionato proprio il fare sistema delle varie istituzioni torinesi. “Siamo stati una delle prime Film Commission con contributi pubblici importanti, ma oggi ci sono anche realtà più ricche di noi. E’ diventato fondamentale attrarre capitali privati grazie al tax credit e intercettare giovani talenti come fa il TorinoFilmLab. Continueremo a usare il tax credit per integrare fondi pubblici e privati. Un’ambizione? Quella di arrivare all’Oscar con un film girato in Piemonte, già abbiamo avuto grandi soddisfazioni da László Nemes, vincitore della statuetta con Il figlio di Saul, Nemes infatti è una delle scoperte del Lab”. Manera sottolinea ancora come una risorsa enorme del Piemonte siano anche maestranze di alta qualità, mentre Alberto Barbera, direttore del Museo del Cinema, ha elogiato le strategie di lungo e medio periodo che danno frutti importanti. Sono ben 50 i progetti realizzati in otto anni dal Lab diretto da Savina Neirotti e collegato al Torino Film Festival.

Sono 7, come si diceva, i lungometraggi sostenuti dal laboratorio internazionale che fanno parte del programma di Un Certain Regard, della Semaine de la Critique e della selezione ACID. Tra i 3 titoli in Un Certain Regard, le due opere prime in corsa per la Caméra d’Or DOGS del regista rumeno Bogdan Mirica e The happiest day in the life of Olli Mäki del finlandese Juho Kuosmanen sono state sviluppate all’interno di Script&Pitch e presentate in anteprima al TFL Coming Soon, vetrina work in progress dei film TFL di prossima uscita. Premiato con il TFL Audience Design Fund 2016, Apprentice, opera seconda dell’autore di Singapore Boo Junfeng, è il terzo film in lizza in Un Certain Regard.

Dei sette film in concorso alla Semaine, ben 3 sono targati TFL: anche in questo caso si tratta di due opere prime e un’opera seconda. Gli esordi, Raw della regista francese Julia Ducournau e Diamond Island del franco-cambogiano Davy Chou, sono stati sviluppati all’interno di FrameWork, e il primo è stato sostenuto economicamente con un TFL World Production Award. Il terzo film alla Semaine è il nuovo lungometraggio dello spagnolo Oliver Laxe, Mimosas (Interchange 2011). Completa la selezione Heaven Sent del libanese Wissam Charaf, sviluppato all’interno di Interchange 2010 e in concorso all’ACID. 

Annunciata infine la nascita di una piattaforma dedicata su Festivalscope.

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15 Maggio 2016

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