La casa di produzione italiana Fenix Entertainment è artefice della co-produzione italo-turca Philax della regista Rûken Tekeş, che dopo aver ottenuto il fondo sviluppo del Göteborg Film Fund 2021, è stato selezionato tra i 16 progetti ritenuti più promettenti e che potranno per questo partecipare alla diciottesima edizione dell’Atelier de la Cinéfondation di Cannes.
L’Atelier, nell’ambito del prossimo festival di Cannes che si terrà dal 17 al 28 maggio 2022, sosterrà i produttori e i cineasti nella ricerca di altre produzioni che permettano con il loro ingresso la finalizzazione del film. L’istituzione è stata infatti creata nel 2005 per stimolare il cinema creativo, incoraggiare l’emergere di una nuova generazione di registi e favorire la cooperazione tra realtà cinematografiche provenienti da tutto il mondo.
Philax costituisce il debutto di Rûken Tekeş nel lungometraggio di finzione; il suo precedente film Aether è stato realizzato in forma documentaristica ed è stato presentato con plauso critico in anteprima al Concorso Internazionale di Visions Du Réel nel 2019.
Il film è ambientato su una sperduta isola turca dell’Egeo, nel quale risiedono 12 anziani greci, ignari del recente colpo di Stato che ha colpito il paese e decisi a morire nella loro amata terra. Seguendo il percorso dell’asinello Philax da un proprietario all’altro, narrerà la vicenda di questi sopravvissuti, nell’alternanza di resistenza, paura e speranza.
La compagine produttiva è composta al momento dal collettivo turco Sarya Film di Billur Arikan e della stessa regista Tekeş e da Fenix Entertainment nelle persone di Riccardo di Pasquale e Gabriele Oricchio.
Una vicenda di torture e spionaggio nel thriller del regista svedese di origine egiziana Tarik Saleh. Vincitore del premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Cannes e nelle sale italiane dal 6 aprile 2023 con il titolo La Cospirazione del Cairo
L’incontro con la stampa italiana di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen, Prix du Jury a Cannes 2022: i produttori “Gianani e Gangarossa ci hanno teso una mano per il futuro” e “lavorando a questo film abbiamo conosciuto il cinema italiano contemporaneo: Favolacce, Alice Rohrwacher e il cinema di Carpignano”.
La parola alla giuria del 75°. Il presidente Vincent Lindon ha voluto esprimere la gratitudine “per avere cambiato la vita di alcune persone”, mentre l’attrice italiana Jasmine Trinca dichiara "ci salutiamo con il cuore pieno"
Il ministro della Cultura celebra il premio al film Le otto montagne, con Alessandro Borghi e Luca Marinelli, Prix du Jury, ex aequo con la co-produzione italo-polacca Eo di Jerzy Skolimovski