CANNES – Peshmerga diretto da Bernard-Henry Levy si è aggiunto all’ultimo minuto al programma di Cannes tra le Proiezioni Speciali, venerdì 20 maggio. Il filosofo e saggista francese, da sempre impegnato per i diritti umani e contro i regimi autoritari, molto esposto ai tempi della guerra nella ex Jugoslavia, ha viaggiato per oltre 1000 km lungo la frontiera irachena da sud a nord, filmando la vita dei combattenti curdi. Con una piccola troupe al seguito ha ripreso situazioni di guerra, paesaggi devastati e i volti di uomini e donne così da vicino come raramente sono stati mostrati in questi anni. Il filosofo non è nuovo al cinema: aveva raccontato in un omonimo documentario la Bosnia, poi la Serbia anno zero e nel 2012 il conflitto libanese in Le serment de Tobruk.
Tra le acquisizioni I Wonder Pictures al Marchè du Film, The Student (Un Certain Regard), All these Sleepless Nights, le folli notti insonni dei giovani di Varsavia, e il nuovo cyber doc del premio Oscar Alex Gibney, Zero Days
Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film
Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi
E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi